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Abbiategrasso, studente accoltella professoressa a scuola

Un ragazzo di 16 anni ha ferito una docente e terrorizzato i compagni con una pistola giocattolo

Uno studente 16enne di scuola superiore ha ferito a coltellate, in maniera non grave, una professoressa 52enne. È avvenuto ad Abbiategrasso (Milano), all’I.I.S. Emilio Alessandrini, nella sede in via Einaudi.

La donna, E. C. è stata colpita al braccio e alla testa con un’arma da taglio: un pugnale di dimensioni notevoli. Secondo quanto riporta l’Ansa è stata ricoverata in codice giallo all’ospedale di Legnano. I carabinieri hanno bloccato il ragazzo. Lo hanno portato in ospedale: aveva lievi lesioni.

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L’esterno dell’Istituto Alessandrini ad Abbiategrasso (Milano). Foto Ansa/Fabrizio Cassinelli

Le testimonianze dei compagni

I militari hanno poi ascoltato lo studente che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe anche brandito davanti ai compagni una pistola giocattolo. Avrebbe intimato loro di uscire, prima di essere fermato, senza fare resistenza, dai militari intervenuti. “Ho sentito urlare tutti, mi sono girato e ho visto che brandiva un pugnale, cominciando a colpire la prof da dietro, alla spalla, al braccio, senza urlare, senza dire niente. Non era agitato, sembrava non avere emozioni“.

A raccontarlo, appena fuori dalla scuola, è un compagno di classe dello studente 16enne, riporta l’Ansa. “Poi ho visto che alzava una pistola, mentre la prof veniva accompagnata fuori dalla stanza, e sono scappato immediatamente insieme a tutti gli altri“. “Quando ho visto che evacuavamo e si pensava che un nostro compagno fosse armato di pistola ho pensato: ‘allora succede anche qui, non solo in America“.

È la testimonianza di un altro giovane, uno studente rappresentante di istituto della scuola. “Quando sono entrato nell’aula al secondo piano, che era vuota, l’ho visto in fondo alla stanza, con le due armi posate sul banco davanti a lui. In un’aula vicina stavano soccorrendo la professoressa“, racconta. “Non abbiamo mai avuto avvisaglie della possibilità di un comportamento simile, non potevamo certo immaginare questo, però domani era previsto un colloquio con lo studente e con i genitori per dei problemi didattici, sui quali non entriamo nei particolari“, ha riferito Michele Raffaeli, dirigente scolastico del plesso.

Valditara sul caso dello studente

La professoressa ferita ha ricevuto la visita in ospedale da parte del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Secondo il quale “dopo l’esperienza del Covid gli episodi di bullismo si stanno moltiplicando. Proprio perché si è interrotta quella relazione interpersonale che è fondamentale nello sviluppo educativo“.

Valditara ha ricordato i report che riceve settimanalmente “abbastanza inquietanti su questo fenomeno. Cioè di docenti aggrediti. E abbiamo già interessato l’avvocatura dello Stato in diversi casi, per mettere a disposizione la difesa legale“. Sicuramente “valutiamo anche l’episodio di oggi“, ma più in generale “negli episodi gravi lo Stato dovrà chiedere direttamente anche il risarcimento del danno di immagine affiancandosi all’azione del docente quindi costituendosi come parte civile nel processo“.

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Il pugnale e la pistola giocattolo trovate allo studente di 16 anni che ha aggredito una docente ad Abbiategrasso. Foto Ansa/Carabinieri

Non riesco a immaginare – ha proseguito Valditara – come un insegnante possa essere aggredito in una classe. Questo testimonia un problema sociale rilevante ed è in parte anche conseguenza di quello che è successo negli anni passati con il Covid, in quanto la didattica a distanza ha rotto le relazioni umane. La scuola è invece una grande comunità educante e il rapporto di personalizzazione è decisivo“.

Lo psicologo a scuola

In un videomessaggio postato su Facebook, il ministro Valditara ha spiegato di aver voluto “esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e dell’intero Governo alla professoressa aggredita. Una professoressa che ha fatto in modo esemplare il suo dovere nei confronti di uno studente che aveva già dimostrato qualche problematicità in passato. Voglio che si colga l’occasione per riflettere sull’introduzione dello psicologo a scuola: è un momento particolarmente difficile, il disagio dei ragazzi, anche a seguito del Covid, è molto aumentato“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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