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Regina Caeli: Papa Francesco torna a parlare dopo la febbre

Nonostante il malessere accusato negli ultimi giorni il Santo Padre non salta il suo appuntamento domenicale

Domenica 28 maggio, nel cuore della Pentecoste, Papa Francesco torna ad affacciarsi dalla finestra del Palazzo Apostolico. La febbre che lo aveva colpito nei giorni scorsi non ha bloccato la catechesi della domenica e i messaggi di pace del Santo Padre.

Una folla gremita di gente accoglie Papa Francesco che, dopo la febbre che lo scorso venerdì 26 maggio lo aveva costretto ad annullare le sue udienze giornaliere, torna ad affacciarsi come di consueto dalla finestra del Palazzo Apostolico per la preghiera del Regina Caeli. Il Santo Padre non salta il suo impegno domenicale e oltre alla catechesi concede ai fedeli, anche in questa giornata, degli importanti spunti di riflessione. Dopo aver celebrato la Messa di Pentecoste nella Basilica di San Pietro, prima della preghiera del mezzogiorno il Santo Padre riflette ancora sul Vangelo odierno, ovvero sul momento in cui Gesù entra nel cenacolo (luogo in cui si erano rifugiati gli apostoli nella paura dopo la sua morte) e, soffiando sui discepoli, fa dono loro dello Spirito Santo. Un gesto che intende liberare i discepoli dalla paura. Ed è proprio sul senso di paura che il Pontefice incentra la sua riflessione.

Papa Francesco
Papa Francesco durante la preghiera del Regina Caeli @Crediti Ansa – VelvetMag

La riflessione di Papa Francesco sulla paura

Il Santo Padre, parlando della paura dei discepoli dopo la morte di Gesù, invita a riflettere su quante volte ciascuno di noi si possa sentire “chiuso dentro” sé stesso, perché afflitto dalla disperazione e dalla paura. “Quante volte – si chiede Papa Francesco – per qualche situazione difficile, per qualche problema personale o famigliare, per la sofferenza che ci segna o per il male che respiriamo attorno a noi rischiamo di scivolare, lentamente, nella perdita della speranza e ci manca il coraggio di andare avanti?“. Ed proprio in queste situazioni che, come negli apostoli, nasce il desiderio di chiudersi dentro, barricandosi nel “labirinto delle preoccupazioni“. Questo succede quando la paura prende il sopravvento che diventa, dunque, la causa primaria di ogni chiusura.

La paura di non farcela, la paura di essere soli ad affrontare le battaglie di ogni giorno, di rischiare e poi restare delusi e di fare scelte sbagliate“, perché come tiene a ribadire il Santo Padre: “La paura blocca, la paura paralizza e la paura isola“. E qui il Pontefice invita a riflettere sulla paura rispetto agli altri, agli stranieri, a coloro che sono percepiti come diversi. Ma “se diamo spazio a queste false paure le porte si chiudono“. Ed a chiudersi sono le porte del cuore, le porte della società e anche (questo soprattutto quando si ha paura del giudizio di Dio) le porte della Chiesa. Il Vangelo di oggi offre però la ‘soluzione’ a tutto questo. Essa risiede nello Spirito Santo. Quando, infatti, gli apostoli ricevono lo Spirito Santo sono liberati da ogni paura e vanno nel mondo a predicare, ad annunziare la buona notizia. Perché Esso porta l’amore di Dio e libera da ogni paura.

Messa di Pentecoste Papa Francesco
Papa Francesco celebra la Messa di Pentecoste del 28 maggio 2023 @Crediti Ansa – VelvetMag

Gli appelli dopo il Regina Caeli

Al termine della preghiera del Regina Caeli, Papa Francesco ricorda il recente 150esimo anniversario della morte di Alessandro Manzoni (22 maggio). Definendolo “cantore delle vittime e degli ultimi“. Coloro che sono sempre presenti nel capolavoro manzoniano, ma sempre presenti anche sotto la mano protettrice della provvidenza divina. In questa occasione il Santo Padre chiede dunque di pregare per le popolazioni che vivono al confine tra Myanmar e Bangladesh colpite da un ciclone che ha coinvolto più di 800mila persone. Il Santo Padre fa il suo appello alle autorità, affinché rendano possibili gli aiuti umanitari, e un appello anche alla solidarietà umana e solidarietà ecclesiale per soccorrere chi oggi si trova in condizioni di difficoltà.

Alla fine della sua riflessione e prima del suo saluto a tutti i fedeli, il Pontefice affida alla Madonna una preghiera per tutti popoli che vivono nella speranza e nel desiderio di pace. Ed in questa ultima ed accorata richiesta, infine, torna instancabile l’appello per la martoriata Ucraina. Popolo afflitto dalla guerra a cui Papa Francesco continua a rivolgere il suo pensiero di vicinanza.

Francesca Perrone

  • Cultura, Ambiente & PetsMessinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura.
    Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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