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Una donna alla guida del nuovo Twitter di Elon Musk

È Linda Yaccarino, 59 anni, dirigente di NBCUniversal, il colosso mediatico statunitense

Come era nell’aria da tempo un cambio significativo si è prodotto ai vertici di Twitter, che prosegue la sua ‘rivoluzione’ dell’era Musk. È proprio il patron, insediatosi al comando del social che cinguetta lo scorso ottobre, a fare un passo indietro: al suo posto, come amministratore delegato, arriva Linda Yaccarino.

Il patron di Tesla aveva annunciato nei giorni scorsi di aver trovato un sostituto per la sua carica di Ceo (l’equivalente dell’amministratore delegato). Anzi, una sostituta. Non ha aveva fatto nomi e cognomi e l’unico indizio è aver usato il pronome femminile “She will be starting…” in un tweet col quale faceva capire che avrebbe passato la mano a una collega.

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Linda Yaccarino, nuova amministratrice delegata di Twitter. Foto Twitter @krassenstein

Twitter, chi è la nuova Ceo

Il 12 maggio le indiscrezioni sono diventate realtà. D’altronde la parziale uscita di scena di Musk dalla direzione operativa quotidiana di Twitter era soltanto questione di tempo. Lo scorso dicembre Musk aveva infatti chiesto agli utenti se si dovesse dimettere dal ruolo di amministratore delegato assicurando che il risultato sarebbe stato rispettato. Ebbene, il sì aveva vinto di netto, conquistando il 57,5% degli oltre 17 milioni di voti.

Responsabile della pubblicità e delle partnership del colosso dei media NBCUniversal, Linda Yaccarino è stata annunciata, dopo indiscrezioni di stampa in America, dallo stesso patron di Twitter, che ha scritto: “Sono entusiasta di dare il benvenuto a Linda Yaccarino come nuovo Ceo di Twitter! Si occuperà principalmente delle operazioni commerciali, mentre io mi concentrerò sul design dei prodotti e sulle nuove tecnologie. Non vedo l’ora di lavorare con Linda per trasformare questa piattaforma in X, l’app per tutto.” X è il progetto per Twitter che Musk sta portando avanti: un’applicazione che conterrà tutti i servizi di cui abbiamo bisogno.

Come sta cambiando il social

In attesa che si raggiunga questo obiettivo il social media prosegue intanto la sua corsa. Nel giro di 6 mesi appena Twitter non è più lo stesso. Almeno per quanto riguarda i lavoratori. Da quando infatti ne ha assunto il comando Elon Musk, il personale è stato ridotto da 8mila a 1500 unità. Un’operazione che l’amministratore delegato di Tesla e SpaceX ha definito, in un’intervista alla Bbc, “dolorosa” e che “non mi ha divertito per niente” .

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Elon Musk. Foto Ansa/Carina Johansen

Rispondendo un mese fa alle domande del corrispondente James Clayton dal quartier generale di Twitter, Musk ha confessato che comprare il social – per la cifra record di 44 miliardi di dollari – è stato “necessario“. Ma che gestirlo è “piuttosto doloroso” ed è come essere sulle “montagne russe“. Musk ha sottolineato che aspira a fare di Twitter un medium “trasparente e onesto“. In ogni caso, specifica, ci si dovrà ancora lavorare su. Ha quindi aggiunto che il bilancio dell’azienda è “più o meno in pari“. Un’affermazione che appare piuttosto eccentrica, e che la Bbc ha detto di non poter verificare in modo indipendente.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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