NewsPrimo pianoSport

Napoli, allo stadio Maradona 8 maxischermi per il match di Udine

La città si prepara al trionfo in campionato dopo 33 anni: non solo un evento sportivo ma un 'indotto' da centinaia di milioni

Lo stadio Diego Armando Maradona di Napoli sarà aperto giovedì sera, 4 maggio, per permettere ai tifosi azzurri di assistere in diretta su maxischermo alla partita Udinese-Napoli. Lo ha annunciato il prefetto, Claudio Palomba, in conferenza stampa al termine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura.

Al Comitato hanno partecipato il sindaco, Gaetano Manfredi, e il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il biglietto per accedere allo stadio costerà 5 euro. Il costo sarà identico per tutti i settori e l’incasso sarà devoluto in beneficenza. Così ha precisato il presidente del Napoli.

stadio maradona napoli tifosi
Tifosi del Napoli Foto Twitter @brfootball

Napoli, i maxischermi allo stadio

I maxischermi saranno 8, collocati di fronte a ogni settore. Fino alle ore 18 del 2 maggio gli abbonati alla stagione 2022-23 hanno potuto esercitare la prelazione sulla vendita dei biglietti per giovedì sera. Dalle ore 18 la vendita è stata aperta a tutti attraverso i consueti canali per le partite casalinghe del Napoli.

L’esperimento di domenica ha avuto secondo noi aspetti estremamente positivi. Ringrazio i napoletani per la risposta di piena osservanza soprattutto del divieto di circolazione“, ha detto il prefetto al termine del comitato. Palomba si riferiva al dispositivo di sicurezza che le autorità hanno attuato domenica scorsa 30 aprile per Napoli-Salernitana e la possibile festa scudetto degli azzurri. Il giubilo è rinviato a causa del pari del derby, e così anche il dispositivo che prefettura e comune replicheranno mercoledì 3 e giovedì 4 maggio.

Maxi zona rossa in città

Inutile negare che essendo un esperimento alcune cose vanno rettificate e lo abbiamo già fatto” ha aggiunto il prefetto Claudio Palomba. “Ma il Napoli Calcio, la città e i napoletani hanno dato una risposta estremamente positiva, di cui siamo tutti quanti contenti. Questa dev’essere una festa per tutti, esportiamo non solo Calcio Napoli ma tutta la città che sta vivendo un momento particolare sotto il profilo del turismo, nel mondo“.

napoli maradona murale
Un’ ‘icona’ di ‘san’ Diego Armando Maradona su un muro di Napoli Foto Twitter @paolomaggioni

La nostra idea è quella di un dispositivo flessibile per coniugare la sicurezza, in caso di partenza dei festeggiamenti, le normali attività che si svolgono durante la settimana e riducendo al minimo eventuali disagi. Il dispositivo di chiusura al traffico autoveicolare sarà proporzionato rispetto a eventuali accadimenti“. Così il sindaco di Napoli Manfredi sulla maxi zona rossa. Il dispositivo sarà attivo dalle 21 del 3 maggio, in concomitanza con Lazio-Sassuolo, partita che in caso di mancata vittoria dei romani significherebbe scudetto matematico per il Napoli.

Quanto vale lo scudetto

Nelle prime ore del pomeriggio del 2 maggio erano già 23mila i tifosi del Napoli in coda sul sito Ticketone per acquistare il biglietto per vedere al Maradona il match di giovedì sera tra Udinese e Napoli. Inutile dire che lo stadio registrerà, alla fine, il tutto esaurito. Ma la conquista ormai certa dello scudetto da parte del Calcio Napoli non è solo un evento sportivo. Ha una ricaduta economica sulla città di “qualche centinaio di milioni di euro” a beneficio di tutta la filiera turistica. Ovvero attività ricettive, ristorazione, trasporti. Così come delle imprese che lavorano e che sono collegate alla società sportiva. Lo sostiene Pasquale Russo, presidente Confcommercio Campania.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio