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Giappone, il premier scampa a un attentato esplosivo

Fumio Kishida teneva un comizio quando un uomo ha lanciato una bomba carta

Il Giappone di nuovo nel terrore a meno di un anno dall’attentato dell’ex premier Shinzo Abe, avvenuto durante un comizio elettorale. Una dinamica che si è ripetuta il 15 aprile nella città di Wakayama, nel sud ovest dell’arcipelago.

Lì il capo dell’esecutivo, Fumio Kishida, si trovava nei pressi del porto di Saikazaki per dare sostegno al candidato del partito Liberal-democratico, in occasione delle imminenti elezioni distrettuali.

Giappone, attacco al comizio

La polizia ha detto di aver arrestato un uomo che ha lanciato un ordigno esplosivo simile a una bomba carta in direzione del premier, prima di essere raggiunto e bloccato dalle forze dell’ordine. L’esplosione, seppur contenuta, della bomba ha creato confusione ma non ha provocato feriti tra la folla, e lo stesso Kishida è rimasto illeso nell’incidente.

Il primo ministro ha poi ripreso le attività della sua campagna elettorale, interrotta dall’esplosione mentre si preparava a tenere un discorso nella parte occidentale del Paese. “C’è stata una forte esplosione. La polizia sta indagando per scoprire i dettagli, ma vorrei scusarmi per aver fatto preoccupare e disturbato molte persone“, ha dichiarato il premier del Giappone all’emittente pubblica Nhk.

Forse il gesto di uno squilibrato

Si indaga ora sull’ennesimo episodio di quello che appare a tutti gli effetti il gesto di uno squilibrato e sull’adeguatezza delle misure di sicurezza che regolano eventi di tale portata, rispetto agli standard occidentali. Sebbene il Giappone abbia il più basso tasso di criminalità tra i paesi sviluppati e l’uso di armi sia altamente circoscritto, la presenza seppur sporadica di atti criminali individuali richiama a una maggiore cautela delle autorità.

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Fumio Kishida. Foto Ansa/Epa

Giappone, l’omicidio Abe

Lo scorso luglio l’ex premier Shinzo Abe, il primo ministro giapponese più longevo dal dopoguerra, fu ucciso da una persona che riuscì ad avvicinarlo liberamente durante un raduno elettorale. Il comizio si svolgeva nella città di Nara. L’uomo esplose due colpi da distanza ravvicinata con una pistola artigianale.

Voglio esprimere tutta la mia solidarietà al premier Kishida, vittima di un atto intimidatorio durante un comizio. Sono felice di sapere che sta bene”: così Antonio Tajani. In un post su Twitter, il ministro degli Esteri afferma di essere “atterrato poco fa a Tokyo per il G7 Esteri” e ringrazia “le autorità giapponesi per la loro accoglienza“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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