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Meteo di Primavera, ecco cosa ci attende

Nei prossimi giorni e poi con l'equinozio del 20 marzo ancora bel tempo, ma dal resto della settimana torneranno le piogge

In vista di lunedì 20 marzo, equinozio di Primavera, il meteo cambierà ancora. Come spesso accade in questo periodo dell’anno i contrasti tra masse d’aria diverse si fanno via via più esasperati. E si può passare rapidamente dai primi caldi ai temporali e addirittura agli ultimi colpi di coda invernali.

La prossima settimana sarà esemplificativa in tal senso, spiegano da ilmeteo.it. Se è confermato che partirà all’insegna dell’alta pressione, l’ultimo aggiornamento meteo ha portato in dote un’importante novità: attenzione a quello che potrebbe accadere da giovedì 23 marzo in avanti.

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Giornate di primavera in arrivo ma il bel tempo sarà di nuovo interrotto. Foto ilmeteo.it

Meteo, attenzione alla prossima settimana

Ma andiamo con ordine. Nei prossimi giorni e in avvio di settimana a dominare la scena sarà un robusto campo anticiclonico. Un fenomeno meteo che garantirà stabilità e temperature oltre le medie climatiche su buona parte delle nostre regioni. Uniche piogge, quelle attese nel corso di lunedì 20 su Toscana, Sardegna, Sicilia e bassa Calabria. Deriveranno, peraltro, da un vortice ciclonico che attraverserà l’Italia a partire da domenica 19. Ottime notizie quindi per gli amanti del caldo e della stabilità atmosferica: l’equinozio e i giorni successivi saranno dominati all’alta pressione.

Ma attenzione si tratterà solo di un classico inganno della Primavera. Infatti, grossomodo da giovedì 23, un’area meteo di bassa pressione, collocata nei pressi delle Isole Britanniche, potrebbe riuscire a pilotare correnti instabili e più fredde fin verso il bacino del Mediterraneo. Se ciò dovesse accadere è lecito attendersi un ritorno delle precipitazioni a partire dal Nord, in rapida estensione al resto del Paese.

Visti i contrasti piuttosto marcati tra masse d’aria diverse, gli esperti meteo non escludono la possibilità dei primi forti temporali di stagione. Fenomeni meteo accompagnati anche da locali grandinate. Il condizionale resta d’obbligo, vista soprattutto la distanza temporale, ma questa dinamica potrebbe rappresentare uno sblocco meteo dopo un lungo periodo dominato dall’alta pressione. Inutile dire che sarebbe un’ottima notizia in relazione al problema siccità che inizia a farsi piuttosto preoccupante in tutta Italia.

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Sempre più grave, in tutta Italia, la siccità. Foto Twitter @RSInews

La “tempesta equinoziale

Inoltre, secondo le ultime previsioni meteo, in concomitanza con il ritorno dell’ora legale – domenica 26 marzo, lancette avanti di un’ora – potrebbe verificarsi un’importante svolta. Con l’arrivo di una perturbazione che sarebbe quasi vitale contro la siccità che ormai da troppo tempo affligge soprattutto il Nord. Dal punto di vista climatologico le settimane e cavallo tra marzo e aprile si caratterizzano spesso per repentini passaggi dal freddo al caldo o viceversa. Questo turbolento processo è noto agli addetti ai lavori e in gergo meteo con il nome di “tempesta (o burrasca) equinoziale”.

Le precipitazioni, in queste fasi, possono risultare intense e abbondanti, anche sotto forma temporalesca. La ventilazione piuttosto vivace e possono verificarsi addirittura mareggiate. Il tutto a causa dei forti contrasti tra masse d’aria diverse che proprio sul bacino del Mediterraneo trovano il loro perfetto campo di battaglia. Da una parte le fredde correnti in discesa dal Nord Europa, dall’altra le prime spinte calde dell’anticiclone africano. Dagli ultimi aggiornamenti emerge chiaramente come, dal 25 marzo in poi, prenderà vigore un flusso freddo ed instabile in discesa dal Nord Europa. Attenzione, dunque, perché, visti i contrasti che si verrebbero a creare, non escludiamo la possibilità di locali nubifragi e nevicate abbondanti sull’arco alpino.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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