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Platinette, ictus ischemico: le condizioni di Mauro Coruzzi

L'artista, colpito 3 giorni fa, è sottoposto ad accertamenti sanitari dopo il grave episodio

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha subìto un ictus ischemico lo scorso 14 marzo. Soccorso in modo tempestivo, si trova adesso ricoverato e “le sue condizioni sono stabili“. I medici stanno effettuando una serie di accertamenti. Lo rende noto il suo agente.

Nato a Langhirano (Parma) nel 1955, Coruzzi è stato lanciato come Platinette dal Maurizio Costanzo Show. Ha condotto Platinissima su Radio Deejay e ha partecipato a diversi programmi tv come ospite, giudice e opinionista. Dal 2018 fa parte del cast fisso di ItaliaSì, il programma condotto da Marco Liorni su RaiUno.

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Mauro Coruzzi, 67 anni, nella versione “Platinette”. Foto Ansa/Claudio Peri

Platinette, fu Costanzo a lanciarlo

Su Instagram Liorni ha scritto: “Il ‘nostro’ Mauro si è sentito male l’altra sera, per fortuna è stato soccorso subito. Dall’ospedale ci dicono che si è trattato di un ictus ischemico. Anche da qui gli mando un abbraccio fortissimo insieme a tutto il gruppo di lavoro di Italia Si’!, è con noi dal 2018 ed è una colonna del programma. Forza Mauro!“.

Fu Maurizio Costanzo a portare in tv Platinette, voce nota di Radio Deejay, ma mai apparso davanti a una telecamera. Il giornalista riuscì nell’impresa di far conoscere il suo vero volto e di svelare l’identità di Mauro Coruzzi. Platinette si presentava al pubblico televisivo sempre in veste di drag queen, con abiti stravaganti e parrucche color platino. Il suo umorismo tagliente e la sfrontatezza con la quale si esprimeva al Maurizio Costanzo Show lo hanno reso celebre in tutta Italia.

Prima drag queen d’Italia

CoruzziPlatinette è stata la prima drag queen ad arrivare al grande pubblico in Italia. E anche la prima ad aprire la strada ad altri personaggi simili nel mondo della musica. Ha condotto Platinissima su Radio Deejay fino al 2012 e ha partecipato a diversi programmi tv come ospite, giudice e opinionista. Platinette ha fatto parte del cast fisso della prima e della seconda edizione del reality La pupa e il secchione nel ruolo di giurato. E sempre come giudice ha preso parte al programma Selfie – Le cose cambiano, condotto da Simona Ventura, andato in onda dal 2016 al 2017 in prima serata su Canale 5.

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Grazia Di Michele con Mauro Coruzzi nel 2015 al Festival di Sanremo. Foto Ansa/Claudio Onorati

Le partecipazioni a Sanremo

Coruzzi-Platinette ha partecipato al Festival di Sanremo 2015 assieme a Grazia Di Michele con il brano Io sono una finestra, piazzatosi al 16° posto. Nel 2016, a causa della sua corporatura decisamente sovrappeso Mauro Coruzzi si è sottoposto a un intervento di palloncino intragastrico per perdere peso. Nel settembre 2019 si annuncia la sua mancata partecipazione alla nuova edizione del programma ItaliaSì! per motivi di salute.

Ma la prima puntata del programma ha come ospite a sorpresa lo stesso Mauro, che racconta di soffrire patologicamente da diversi anni di alimentazione compulsiva. Cosa che, nell’ultimo periodo, gli ha causato problemi di salute. Sempre nella stessa occasione, dichiara di aver iniziato un regime di alimentazione controllata e che non può più accettare lavori di lunga durata fino alla guarigione.

Controcorrente sul mondo Lgbt

Nel corso della carriera Coruzzi-Platinette ha pubblicato alcuni libri e inciso dischi. Hanno fatto molto discutere le sue prese di posizione su varie questioni legate al mondo omosessuale e transgender in Italia. E in particolare la sua opposizione al matrimonio tra persone dello stesso sesso, all’adozione da parte di coppie dello stesso sesso, alla maternità surrogata e ai gay pride. Ha inoltre criticato l’istituzione delle unioni civili in Italia e il Ddl Zan.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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