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AngelinaEmme: mostra fotografica su luci e ombre delle nuove generazioni

L'artista, classe 1995, racconta i suoi demoni e quelli delle giovani ragazze di oggi

L’arte molto spesso nasce da esperienze emotive che hanno il potere di sconvolgere la nostra vita, come l’amore e il dolore. E Angelica Manganaro, in arte AngelinaEmme, ha deciso di raccontare attraverso le sue fotografie il proprio percorso di crescita. Raccontando le insicurezze, le paure, le ossessioni, i drammi, anche di tutte le giovani donne di oggi. 

AngelinaEmme è un’artista autodidatta che si accinge a presentare dal 18 al 26 Marzo a Roma, la sua prima personale mostra fotografica, a cura di Alessandra Maria Sette. Gli scatti saranno ospitati nella Libreria Eli, e sarà un percorso emotivo lungo che racconta le luci e le ombre di una generazione di Angelica, classe 1995, che è nata a cavallo fra due secoli che sono pure due millenni. E che forse per questo trascina dentro di sé, e cerca di ritrovare,  tutto ciò che si è smarrito. Per provare a capire da dove ricominciare.

Foto in anteprima della mostra di AngelinaEmme

Nelle foto il vissuto di AngelinaEmme: l’ossessione per il corpo e la ricerca della perfezione

Le paure, le angosce, e i drammi esistenziali raccontati da AngelinaEmme, sono quelle sperimentate oggi da milioni e milioni di ragazze. L’artista parla nelle sue foto dell’ossessione nei confronti della perfezione, soprattutto del corpo, che i social network hanno contribuito ad esasperare. Bombardate dalle immagini di donne dai lineamenti e dalle forme impeccabili, le ragazze vivono nell’angoscia oggi la propria diversità. Ritocchi e stratagemmi – attuati già in giovanissima età a volte anche prima dei 18 anni – per inseguire lo stereotipo dettato dalla moda e dai mass media, portano allo smarrimento delle ragazze che vivono in preda all’insicurezza più profonda. Dopo ogni ritocco, si presenta sempre un altro difetto da limare e da correggere. Perché la ricerca della bellezza, se omologata dai parametri degli altri e non dal proprio gusto personale, diventa un miraggio impossibile. 

AngelinaEmme lascia la clinica dove ha curaro il disturbo dell’anoressia

AngelinaEmme ha sperimentato sulla propria pelle, fin dall’adolescenza, cosa significhi e nasconda il profondo senso di inadeguatezza del proprio corpo. Toccando con mano quanto può essere buio e profondo il pozzo dell’anoressia. Da quest’abisso però, l’artista è riuscita a rialzarsi e a giungere oggi ad un arte per contrasto piena di colori. Che simboleggiano proprio quei mille sapori ed i milioni di colori che la sua nuova vita le ha restituito. Una nuova vita nella quale AngelinaEmme ha imparato ad accettare e riconoscere i propri demoni e quelli degli altri. Dalla quale oggi tendiamo tutti a scappare, cercando molte volte riparo nel consumo di alcol, droghe e psicofarmaci.  

Come nasce la sua passione per l’arte

L’immagine ed i messaggi veicolati nelle opere di AngelinaEmme sono nitidi e diretti. E sfiorano tutti i temi giovanili di pressante attualità. Come l’ipocondria, la depressione, i disturbi alimentari, la solitudine e l’apatia. L’urgenza di comunicare un inno, e allo stesso tempo di muovere una critica allo stile di vita contemporaneo, hanno spinto Angelica ha cercare il proprio genio artistico. La pittura è sempre stata la sua passione, ma la fotografia si è rivelata poi il vero colpo di fulmine. Angelica ha così frequentato vari corsi senza mai smettere di dipingere. Finché non ha deciso di raccontarsi fondendo entrambi i propri linguaggi artistici. 

AngelinaEmme e l’infanzia

Le sue foto, difatti, sono un racconto dei suoi quadri e allo stesso tempo una scenografia cinematografica dove nulla è lasciato al caso. Nella sua arte c’è genialità, follia, che si fondono nel suo metodo rigorista e scientifico tramandatogli dalla famiglia. Dove lei incarna una vera e propria isola creativa, dato che i suoi familiari perseguono da generazioni carriere nell’Arma o nella scienza. Angelica ha scelto invece se stessa ed il proprio sogno. E oggi da AngelinaEmme è pronta a muovere i suoi primi passi. 

Sarà possibile visitare la mostra dal 18-26 Marzo, a Roma, in Viale Somalia 50A, Libreria Eli. L’opening sarà appunto sabato 18 Marzo dalle ore 18.

Chiara Cavaliere

Attualità, Spettacolo e Approfondimenti

Siciliana trapiantata nella Capitale, dopo la maturità classica ha coltivato la passione per le scienze umane laureandosi in Scienze Politiche alla Luiss Guido Carli. Senza mai abbandonare il sogno della recitazione per cui ha collaborato con le più importanti produzioni cinematografiche italiane tra cui Lux Vide, Lotus e Italian International Film.
Si occupa di attualità e degli approfondimenti culturali e sociali di MAG Life, con incursioni video. Parla fluentemente inglese e spagnolo; la scrittura è la sua forma di attivismo sociale. Il suo mito? Oriana Fallaci.

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