In Georgia proteste, scontri e arresti: “No alla Russia vogliamo l’Europa”
La rabbia della folla contro la legge restrittiva sugli "agenti stranieri", dietro alla quale tanti temono che ci sia la mano di Putin
Dopo le proteste del 7 marzo, a Tibilisi, capitale della Georgia, ex repubblica sovietica, migliaia di manifestanti sono tornati a radunarsi per le strade. Nel giorno della festa della donna si continua a contestare duramente la legge sugli “agenti stranieri“: una normativa che restringe a liberta di stampa e le liberta democratiche nel paese caucasico.
Le proteste si stanno caratterizzando per essere filo europee e anti russe. Si vedono anche bandiere ucraine e degli Stati Uniti. È già iconica, e ha fatto il giro dei social, l’immagine di una donna che sventola una bandiera dell’Unione europea resistendo agli idranti che la polizia le spara addosso.
Arresti e feriti in Georgia
Prendendo la parola l’8 marzo, Levan Khabeishvili, leader del partito di opposizione georgiano Movimento unito nazionale, ha fatto un appello per tenere manifestazioni quotidiane, ogni giorno, fino alla revoca della normativa. E ha bruciato pubblicamente dei fogli su cui ha detto che era stampato il testo della legge. Il Parlamento ha annunciato che riprenderà il dibattito sulla normativa soltanto fra “alcuni mesi“. Ovvero quando avrà ottenuto il parere del Consiglio d’Europa.
Impressive scene on Rustaveli right now. The extremely large crowd came once again to express their support to Georgia’s European future and protest the draft on foreign agents. pic.twitter.com/6wm7K4Tyo3
— Mariam Nikuradze (@mari_nikuradze) March 8, 2023
La Georgia e la Ue
Dieci anni fa, nel 2013, la Georgia ha firmato un accordo di associazione con l’Unione europea. Il 3 marzo 2022, il primo ministro Irakli Garibashvili ha firmato la domanda di adesione del paese alla Ue, inviata alla Presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Il 17 giugno 2022 la Commissione europea non ha concesso parere favorevole per lo status di “candidato ufficiale“, raccomandando alla Georgia di proseguire nelle riforme necessarie per rafforzare la sua economia di mercato.
Police using water cannon against peaceful demonstrator waving EU flag outside the Georgian Parliament protesting the adoption of the Russian-style anti-NGO law. pic.twitter.com/AXS1HyzC9Y
— Formula NEWS | English (@FormulaGe) March 7, 2023
Adesso il presidente del partito governativo Sogno Georgiano, Irakli Kobakhidze ha deciso di rinviare la discussione sulla legge che in tanti considerano ispirata dal regime russo di Putin. Un proposito espresso dopo durissime manifestazioni. Poteste di piazza culminate il 7 marzo con lo sfondamento delle barriere di ferro all’ingresso del Parlamento a Tiblisi. I manifestanti hanno cercato di entrare nel cortile del palazzo dei deputati ma le forze dell’ordine li hanno respinti con l’uso di cannoni ad acqua.
Ci sono stati tafferugli, con lancio di bombe molotov da parte di alcuni manifestanti. Il ministero dell’Interno georgiano ha reso noto che durante gli scontri del 7 marzo sono stati arrestate 66 persone e 50 agenti di polizia sono rimasti feriti.
La presidente dalla parte di chi protesta
La presidente della Georgia, Salome Zurabishvili, da New York, dove è attualmente in visita, ha sostenuto la protesta. “Mi rivolgo a voi che rappresentate la Georgia libera“, ha dichiarato, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “La Georgia vede il suo futuro in Europa e non permetterà a nessuno di privarla di questo futuro“, ha sottolineato la presidente. Zurabishvili ha precisato che il suo paese non ha bisogno del disegno di legge sugli “agenti stranieri” e ha promesso che metterà il veto. Il Parlamento di Tbilisi ha però la possibilità di annullare il veto presidenziale. Cosa già accaduta nel 2022 per la cosiddetta legge sulle intercettazioni, criticata dall’Unione Europea e dagli attivisti per i diritti umani.
Borrell: “Legge incompatibile con la Ue“
Ora il giudizio negativo dell’Europa arriva anche per la legge sugli “agenti stranieri“. “Il Parlamento georgiano ha adottato in prima lettura la nuova legge: uno sviluppo molto negativo per la Georgia e la sua gente“, ha dichiarato l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell in una nota. “La legge nella sua forma attuale rischia di avere un effetto dissuasivo sulla società civile e sulle organizzazioni dei media, con conseguenze negative per i molti georgiani che beneficiano del loro lavoro. Questa legge è incompatibile con i valori e gli standard dell’Unione europea” ha proseguito Borrell.
E questo perché “va contro l’obiettivo dichiarato della Georgia di aderire all’Unione europea, sostenuto da un’ampia maggioranza di cittadini georgiani. La sua adozione definitiva potrebbe avere gravi ripercussioni sulle nostre relazioni“. “L’Unione europea esorta la Georgia a mantenere il suo impegno a favore della promozione della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani. E ricorda il diritto delle persone a una protesta pacifica” si conclude la nota.