MondoNewsPrimo piano

Una nuova Guerra Fredda in Europa: la Finlandia costruisce il suo muro

La Finlandia ha iniziato la costruzione di un muro al confine orientale con la Russia. La situazione in Moldavia preoccupa gli esperti.

L’Europa sta progressivamente ripiombando nuovamente in un clima da Guerra Fredda. In quei Paesi dove coesiste una forte realtà russofona, oggi la stabilità politica dei governi filo-occidentali è appesa ad un filo.

Dove l’Unione Europea incarna l’unica alternativa politica al regime di Putin. Specialmente in Moldavia la situazione continua a surriscaldarsi. Due giorni fa migliaia di contestatori filo-russi hanno tentato di fare irruzione nella sede del governo a Chisinau, provocando una reazione cruenta della polizia. 

Europa
Proteste in Moldavia/ FOTO ANSA/ DUMITRU DORU

Qui si teme una rivolta dal basso, dove la condizione di povertà e l’inflazione alle stelle, potrebbero creare terreno fertile per l’opposizione dei partiti pro Mosca. Ma il clima da Guerra Fredda oggi in Europa ha raggiunto anche quei Paesi un tempo storicamente neutrali come la Finlandia. Che per marcare l’opposizione a Mosca, oggi sta per costruire un muro al confine orientale con la Russia. La linea atlantista nei confronti di Mosca mostra evidenti segnali di riportare l’Europa indietro di sessant’anni.  

L’instabilità politica nell’Europa dell’Est: il caso della Moldavia

La convivenza pacifica fra l’UE e il Cremlino nel continente europeo aveva garantito quasi trent’anni di equilibrio. Oggi quel clima sembra sempre più lontano, e in Europa si torna a parlare di muri contro il “nemico” politico. Riproponendo uno scenario che nessun europeo avrebbe mai voluto rivedere. La situazione politica difatti attualmente nell’Est non potrebbe essere più drammatica. Lo scontro globale fra gli USA e la Russia sta degenerando inevitabilmente in un terremoto politico che riporta indietro l’orologio nel vecchio continente agli anni della Guerra Fredda. Dove regnava un clima di tensione e di forte instabilità. In Moldavia, ad esempio, solo 2 giorni fa migliaia di manifestanti filo-russi hanno cercato di assalire la sede del governo. Qui la crisi energetica e l’inflazione galoppante sarebbero alla base del vasto malcontento popolare soprattutto tra le fasce più deboli.

Manifestanti nella capitale in Moldavia/ FOTO ANSA/ DUMITRU DORU

La Moldavia è infatti uno dei Paesi più poveri d’Europa, ed ha numerose problematiche interne da affrontare, determinanti anche per il processo di candidatura a Stato membro dell’UE. La corruzione e il sistema oligarchico del Paese sono problemi decennali che l’attuale governo filo-occidentale fatica a contenere. A cui si sommano le carenze giudiziarie evidenziate anche in un recente rapporto del Consiglio d’Europa. Il governo moldavo fatica a mantenere la situazione sotto controllo specie nelle regioni filorusse, come la Transnistria e della Gagauzia. Dove l’influenza dei politici e degli uomini d’affari sostenuti dalla Russia hanno un forte peso sulle istituzioni. A dicembre, le autorità locali hanno sospeso la licenza a sei canali televisivi filorussi per “proteggere” lo spazio informativo nazionale e prevenire il rischio di disinformazione e manipolazione dell’opinione pubblica. Ma alcuni deputati della fazione socialista-comunista della Gagauzia hanno accusato le autorità di Chişinău di dittatura e oppressione dei russofoni. 

Il muro in Finlandia al confine russo: i pericoli della linea atlantista

Ma questo clima di tensione ha destabilizzato equilibri storici e raggiunto perfino Paesi storicamente neutrali in Europa come la Finlandia. Che ha cominciato i lavori per la costruzione di un muro al confine orientale con la Russia. Su entrambi i lati del valico di frontiera di Imatra difatti, sono stati attualmente rimossi gli alberi e si procederà alla realizzazione di un tratto di recinzione, di circa 3 km, per verificarne la resistenza alle gelate invernali. Una volta completata, la barriera dotata di filo spinato, luci, sensori e altoparlanti sarà lunga circa 200 chilometri a protezione del segmento meridionale dei 1.300 chilometri di confine tra i due Paesi. La mossa di Helsinki è un gesto drammatico e simbolico di una Finlandia che si appresta a entrare nella NATO ed ha intenzione quindi di recidere ogni legame con il futuro rivale strategico. 

Muro di Berlino/ FOTO ANSA

L’allontanamento e la demonizzazione di Mosca ci sta riportando agli equilibri del secondo Novecento. Con USA oggi impegnati a promuovere la propria influenza nel Vecchio Continente spostando l’attenzione sui Balcani. E per farlo sono disposti a rischiare uno scontro frontale con il Cremlino.

Chiara Cavaliere

Attualità, Spettacolo e Approfondimenti

Siciliana trapiantata nella Capitale, dopo la maturità classica ha coltivato la passione per le scienze umane laureandosi in Scienze Politiche alla Luiss Guido Carli. Senza mai abbandonare il sogno della recitazione per cui ha collaborato con le più importanti produzioni cinematografiche italiane tra cui Lux Vide, Lotus e Italian International Film.
Si occupa di attualità e degli approfondimenti culturali e sociali di MAG Life, con incursioni video. Parla fluentemente inglese e spagnolo; la scrittura è la sua forma di attivismo sociale. Il suo mito? Oriana Fallaci.

Pulsante per tornare all'inizio