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Non solo politica, la riscossa delle donne passa anche dalla magistratura

Margherita Cassano prima presidente donna della Cassazione, dopo Meloni premier e Schlein segretario del primo partito di opposizione

Donne e potere, un binomio sempre meno inusuale. La Corte di Cassazione, organo al vertice del potere giudiziario italiano, ha un nuovo presidente donna: Margherita Cassano. È la prima volta che accade.

Non si può non notare come dopo la prima presidente del Consiglio donna, Giorgia Meloni, nominata a ottobre 2022, e la prima donna alla guida del PD, il maggior partito di opposizione, Elly Schlein, eletta il 26 febbraio 2023, l’Italia stia cambiando.

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Margherita Cassano, nuova presidente della Corte di Cassazione. Foto Twitter @055firenze

Il prestigio di Margherita Cassano

Per la prima volta, dunque, il Consiglio superiore della magistratura ha nominato una donna presidente della Corte Cassazione. Si tratta, come detto, di Margherita Cassano, in passato presidente della Corte d’appello di Firenze. Finora Cassano ricopriva il ruolo di vice del presidente uscente della Suprema Corte, Pietro Curzio. Le donne dunque emergono più di prima non solo in politica ma anche nella magistratura. “Il ruolo del magistrato non è solo fatto di abilità tecnica ma di umanità, capacità di ascolto, di rispetto profondo degli altri” ha dichiarato la neo presidente Cassano.

Un ruolo che implica anche la capacità di “comprendere le tragedie umane che si nascondono dietro i singoli casi portati alla nostra attenzione“. La nomina di Margherita Cassano è stata decisa all’unanimità dal plenum del Csm, presieduto dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, il 1 marzo. Fiorentina, ma di origine lucane, figlia di un alto magistrato, Cassano ha 67 anni ed è entrata nell’ordine giudiziario nel 1980, a 25 anni. ha svolto il ruolo di consigliera del Csm dal 1998 al 2002.

Mattarella e le donne in magistratura

Sappiamo tutti che si tratta della prima donna, e se questo aspetto non ha influito sulla nomina, voglio ricordare che 5 giorni fa sono stati ricordati i 60 anni dalla legge che ha immesso le donne in magistratura ed è quindi un’occasione importante” ha detto Sergio Mattarella. “Posto in evidenza l’eccezionale profilo professionale di Margherita Cassano, aggiungo che ha mostrato doti e attitudine di elevato livello che trovano ulteriore fondamento nelle sue attività di studio e ricerca. Sono certo che il suo contributo sarà prezioso per il Csm. L’unanimità dei consensi di oggi rappresenta il riconoscimento dell’autorevolezza” di Cassano.

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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Assemblea Plenaria del Consiglio Superiore della Magistratura per la nomina del Primo Presidente della Corte di Cassazione. Foto Ansa/Quirinale Francesco Ammendola

Oggi è una giornata storica per la nostra magistratura e per il Paese” ha detto la ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione normativa Elisabetta Casellati. “Con la nomina a primo presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano infrange un altro tabù, diventando la prima donna a ricoprire la carica di giudice più alta in Italia. È un’altra tappa importantissima nel lungo e faticoso cammino dell’emancipazione delle donne e verso l’agognato traguardo della parità di genere. Un risultato che Margherita Cassano ha potuto raggiungere grazie alle sue indiscusse competenze professionali e a un cursus honorum che l’ha vista sempre protagonista in ruoli di prim’ordine“.

Il messaggio del ministro Nordio

Congratulazioni a Margherita Cassano, prima donna ai vertici della Corte di Cassazione” sono le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “La sua nomina a primo Presidente della Suprema Corte è il traguardo di un percorso iniziato 60 anni fa, con l’ingresso delle prime donne in magistratura e rappresenta un ulteriore fondamentale passo in avanti verso l’effettiva parità di genere. La Presidente Cassano sarà un punto di riferimento per le giovani che sempre più numerose superano il concorso, per prestare un essenziale servizio alla Repubblica“.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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