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Maltempo, neve a bassa quota: ecco quando e dove

Per tutta questa settimana il tempo resterà instabile. Previsti anche nubifragi. Attenzione agli spostamenti

Prosegue su tutta Italia la fase di maltempo con neve da pieno inverno che per questa settimana non darà tregua al nostro Paese. Allerta nel basso Piemonte, in Liguria ed Emilia-Romagna. Martedì 28 febbraio rischio temporali e nubifragi in varie regioni.

Il rischio di temporali, così come il rischio idraulico e idrogeologico, si colloca in particolare sulle regioni del Centro e del Sud. Il maltempo persistente deriva da un nucleo di aria artica molto fredda ha raggiunto nel corso della giornata di domenica 26 febbraio il bacino del Mediterraneo.

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Prato Nevoso (Cuneo). Foto Twitter @Kurosh_74

Maltempo, gelo e temporali

La neve è tornata a basse quote, anche in pianura, come nel Cuneese e sull’Appennino ligure. E nei prossimi giorni il maltempo continuerà, con neve che potrà scendere ancora, arrivando fino a quote bassissime. In queste ore la massa d’aria gelida, spiega ilmeteo.it, ha agganciato un’area di bassa pressione presente Mediterraneo e gli ha dato nuova forza. È per questo che si è innescata un’ondata di piogge gelate e fiocchi di neve. Un fenomeno che continuerà anche martedì 28 febbraio. In particolare sulle regioni del Centro-Sud ma anche su una parte del Nord.

Mercoledì 1 marzo le zone a rischio neve sono soprattutto al Nord-Ovest. In particolare il basso Piemonte, la Liguria di Ponente e l’Emilia Romagna. Gli esperti meteo si attendono fiocchi fin verso i 200-300 metri di quota. C’è allerta gialla nel sud del Piemonte – ovvero Astigiano, Cuneese e Alessandrino – con accumuli previsti di 25-30 centimetri in provincia di Cuneo. E ai confini con la Liguria. In alcune zone del Piemonte, come a Prato Nevoso (Cuneo) è già caduto un metro di neve. Spruzzate anche sulle colline livornesi e su altri rilievi in Toscana, oltre che sull’Appennino tosco-romagnolo.

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Pioggia e temporali sull’Italia questa settimana. Foto Twitter @FrancoScarsell2

“Neve da rovesciamento”

In termine tecnico, queste precipitazioni improvvise di neve si chiamano “nevicate da rovesciamento” spiega ilmeteo.it. Si tratta di un trasferimento del freddo dalle quote superiori verso il suolo, indotto dalle forti precipitazioni. Le nevicate risulteranno dunque, in questi giorni, caratterizzate da fiocchi molto bagnati e pesanti, di ampie dimensioni, piuttosto scenografici. Ma che possono anche provocare maggiori problemi alla viabilità soprattutto per via della forte intensità che provoca spesso accumuli rapidi. Attenzione, quindi, e prudenza sulle strade mentre ci si sposta a bordi dei veicoli.

Quando cambierà il tempo

Salvo improbabili sorprese, per gran parte della settimana il tempo continuerà a restare instabile, soprattutto al Centro-Sud. E viste le temperature sempre piuttosto fredde ci saranno nuove occasioni per neve in montagna, quanto meno al di sopra dei 1000 metri di quota. Sulle aree piemontesi e liguri la perturbazione dovrebbe attenuarsi dalla tarda mattinata del 28 febbraio, a cominciare da Nord. Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Piemonte, prevede comunque un aumento del rischio valanghe fino al grado di “forte” (4 su scala che arriva fino a 5) sulle Alpi Marittime e Liguri. “Le escursione in ambiente innevato – avvisa Arpa – richiedono molta prudenza“. In realtà in inverno è bene non farle le escursioni in mezzo alla neve, tanto più quando le condizioni meteo sono quelle di queste ore.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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