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Bollette del gas in calo da febbraio

Giorgetti parla di un -40%. Ma resteranno comunque sempre superiori del 30% rispetto a quelle di due anni fa

Il nuovo anno si è aperto con un calo netto del prezzo del gas all’ingrosso: un fenomeno che si trasferirà su una diminuzione delle tariffe in bolletta. Attenzione, le bollette del gas saranno sempre maggiorate di un terzo rispetto a quelle del 2021.  

Per il mese di gennaio “dovremo avere un taglio del 33%” delle bollette, dopo l’aumento del 23% di dicembre. Lo stima Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, interpellato dall’Ansa. “Per la famiglia tipo si tratta di un risparmio su base annua di 712 euro per consumi calcolati in 1400 metri cubi in 12 mesi“, aggiunge Tabarelli.

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In arrivo ribassi sensibili per le bollette di luce e gas. Foto Ansa/Guido Montani

Giorgetti sul caro bollette

Anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è intervenuto sul tema del gas e del caro bollette. “Non voglio dire cose che poi non si verificheranno, ma contiamo che da inizio febbraio i costi del gas possano scendere di circa il 40%, anche in bolletta” ha detto intervenendo a un evento elettorale della Lega in sostegno del candidato in Lombardia Attilio Fontana. “Stiamo lavorando a un meccanismo per il quale si paghino a un prezzo che ho definito politico i consumi in linea con i precedenti, e con prezzi che seguono il mercato le eccedenze, per premiare i virtuosi e chi risparmia nei consumi” ha detto ancora il ministro.

Mancano ormai solo due giorni per avere la media per l’intero mese di gennaio 2023 del prezzo spot del gas, e secondo Davide Tabarelli è possibile già stabilire che si collocherà “intorno ai 60 euro al megawattora, contro i 117 euro al megawattora usati dall’Autorità per le bollette di dicembre 2022“, spiega Tabarelli. “Allora l’aumento delle bollette era stato del 23% a 1,5 euro per metro cubo per dicembre 2022“.

Il prezzo del gas per Tabarelli

Adesso, invece, “dopo il crollo, dovremo avere un taglio del 33% a circa un euro al metro cubo“, aggiunge, precisando che “questa variazione è determinata dalla componente materia prima, ma altre poste potrebbero variare in base alle esigenze dell’Autorità e originare un prezzo finale leggermente diverso.

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Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia. Foto Ansa/Fabio Frustaci

Ancora più importante è il fatto che il nuovo prezzo verso un euro al metro cubo è inferiore di circa il 27% rispetto alla tariffa di un anno fa e questo significa che “già nel tasso di inflazione di febbraio, la parte regolata dell’energia segnerà un forte calo.
Infatti – prosegue Tabarelli -, occorre ricordare che nel primo trimestre 2023 le bollette della luce sono state già ridotte del 20%. Pertanto il tasso di inflazione a febbraio comincerà a scendere probabilmente dall’11,3% di dicembre verso il 10% a gennaio 2023 per poi calare ad una cifra nei mesi successivi“.

Le bollette della luce

Oltre al gas, per quanto riguarda invece le bollette della luce del secondo trimestre 2023, “dovremo aspettare fine marzo. Ma anche qui, grazie al crollo dei prezzi in borsa dell’elettricità, è ipotizzabile un’ulteriore riduzione del 20%“, aggiunge il presidente di Nomisma Energia. E poi sottolinea: “Si tratta di ottime notizie, ma non devono far dimenticare che la crisi non è finita e le tariffe del gas che si avranno per gennaio sono sempre del 30% superiori a quelle precedenti il 2022. Quelle dell’elettricità sono ancora circa il doppio quelle precedenti“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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