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Meteo, la sciabolata di Attila porta una nuova ondata di gelo

Ci aspetta un fine settimana con temperature in forte ribasso, soprattutto al Sud, a cominciare da Sicilia e Sardegna

Meteo ancora pesante sull’Italia. Sono in corso le cosiddette sciabolate artiche di Attila, il nuovo ciclone che raggiungerà soprattutto il Sud portando una forte ondata di maltempo. Il weekend del 28 e 29 gennaio sarà dunque all’insegna di temperature in forte ribasso. 

Il ciclone è previsto in risalita dalla Libia dopo essersi approfondito nelle ultime ore sullo Stretto di Sicilia. Acquisterà potenza sulle acque ancora tiepide del Mediterraneo e causerà un peggioramento sulle Isole Maggiori e sulle regioni ioniche. È quindi soprattutto al Sud che il tempo non sarà bello e che le condizioni meteo provocheranno una fase di brusco peggioramento.

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Frati nella neve davanti alla Basilica di San Francesco ad Assisi. Foto Ansa/Pietro Crocchioni

Meteo, arriva il freddo invernale

Dalla posizione meridionale richiamerà aria polare e artica dalla Russia verso l’Italia: le temperature meteo caleranno di nuovo nel fine settimana del 28 e 29 gennaio. Si toccheranno valori al ribasso, fino a 8 gradi sotto le temperature del periodo. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ilmeteo.it, conferma che la pressione scenderà tra fino a 1002 hPa sul Mar Ionio e causerà un rinforzo dei venti, oltre a un progressivo aumento dell’instabilità con temporali e piogge in arrivo su gran parte del Sud e sulla Sardegna.

Questa nuova perturbazione meteo, nata dall’affondo della prima ‘sciabolata’ artica di Attila, si sposterà dalla Sardegna e dalla Sicilia verso Calabria, Basilicata e Puglia. Gli esperti si attendono anche nevicate oltre i 700 metri in Sardegna e Sicilia. In particolare nella giornata del 26 gennaio, anche su parte dell’Appennino centro meridionale. Una situazione ciclonica che insisterà fino a sabato con la bassa pressione che in seguito è prevista in spostamento verso la Grecia. Nelle prossime ore sono attese piogge forti, temporali e nevicate in Sardegna, con il limite della dama bianca intorno ai 700-800 metri. Sull’isola dei Nuraghi i fenomeni più intensi sono previsti sul settore tirrenico, anche persistenti.

Maltempo e neve

In Sicilia il maltempo si affaccerà con rovesci e calo termico mentre sul Meridione peninsulare arriverà più lentamente. La giornata peggiore per gran parte del Sud, dal punto di vista meteo, è prevista per il 26 gennaio con nubifragi su tutta la fascia ionica. La quota neve potrà scendere fino a circa 900 metri al Sud, mentre sull’Appennino centrale fino ai 400 metri. Venerdì 27 gennaio, inoltre, il ciclone porterà ancora maltempo forte intorno al Golfo di Taranto.

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Le condizioni meteo sull’Italia in questi giorni indicano che un’ondata di maltempo si rovescerà sul nostro Paese. Foto Twitter @flash_meteo

Il meteo del fine settimana indica che il ciclone, spostandosi verso la Grecia, permetterà l’ingresso di un’altra sciabolata artica da parte di Attila con freddo russo in crescendo su gran parte dell’Italia. Questo freddo sarà comunque secco in origine, scendendo da aree in prevalenza continentali, e le precipitazioni del weekend saranno limitate alle zone adriatiche e ad alcune aree delle estreme regioni meridionali.

Un meteo implacabile

Su queste zone avremo comunque nevicate a bassa quota, non escluse a macchia di leopardo anche sulle spiagge adriatiche. Nell’ultimo fine settimana di gennaio ritroveremo dunque l’inverno italiano con temperature massime comprese tra 2-4 gradi al Nord, 5-6 gradi al Centro e 8-9 gradi al Sud. Dal punto di vista meteo, a essere precisi, troveremo un inverno italiano frizzante, quello che avevamo scordato negli ultimi anni. E le temperature decisamente sotto la media del periodo per almeno 48-60 ore.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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