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Libero e Virgilio: “Stiamo riattivando le mail”

Italiaonline parla di progressivo ritorno alla normalità dopo 4 giorni di down. Attacco hacker escluso: è stato un bug

Dopo quattro giorni di clamoroso down completo, Italiaonline, l’azienda dietro ai servizi mail di Virgilio e Libero, annuncia il ritorno alla normalità per entrambi.

È con sollievo che possiamo comunicare ai nostri utenti che è in corso un progressivo ritorno alla normalità“. Queste la scarne parole in un comunicato.

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Dal 23 gennaio i servizi di posta elettronica di Libero e di Virgilio sono in down

Libero e Virgilio, la causa del crash

Fin da lunedì 23 gennaio, infatti, sia Libero che Virgilio risultavano inaccessibili. Di fatto, oltre 9 milioni di caselle email non si potevano più raggiungere. L’azienda ha cercato di comunicare al massimo con i clienti e, in una nota del 25 gennaio, ha espresso la convinzione che il disservizio sia stato legato a un bug, letteralmente un ‘baco’, cioè un errore del sistema operativo, che ha compromesso il corretto funzionamento di una “innovativa tecnologia di storage (cioè di conservazione, ndr.)” fornita da un “vendor esterno“.

Quando torneranno in funzione

Malgrado tutto ciò, però, il problema non è risolto del tutto. Nel comunicato di giovedì 26 gennaio, Italiaonline afferma di avere avviato “il processo di rimessa online della Libero Mail e della Virgilio Mail, che coinvolge solo una prima parte della customer base“. “Nelle prossime ore, progressivamente, tutte le caselle torneranno pienamente attive“.

L’azienda nella stessa nota poi prosegue: “I tempi sono stati lunghi, lo abbiamo detto, ma l’obiettivo primario è stato quello di tutelare l’integrità dei dati dei nostri utenti. I momenti di down in una tech company possono accadere, il nostro obiettivo ora è essere un provider di posta ancora migliore di prima per tutti gli italiani. Continueremo a comunicare attraverso i nostri touchpoint, fino alla completa risoluzione del problema“. Tutto dovrebbe risolversi nell’arco di 48 ore.

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Uno dei comunicati di Libero mail in questi giorni

Libero, parte la class action?

Esclusa, dunque, l’ipotesi che a mandare in tilt il servizio sia stato un attacco hacker da parte, cioè, di pirati informatici. Uno stop così lungo su Libero e Virgilionon ci è mai successo in 25 anni“, avevano spiegato da Italiaonline. “Non possiamo che scusarci e ringraziarvi per la pazienza e la fiducia“. Simona Loizzo, deputata della Lega e componente della Commissione Cultura della Camera, ha proposto una class action. “Trattandosi di account storici, moltissimi sono gli utenti, anche con profili professionali. Tutte persone che hanno ricevuto un danno notevole alle loro attività” dice la deputata. “Per questo mi auguro una class action a tutela dei danni ricevuti e che sì agisca tempestivamente. Invito anche Agcom ad aprire un fascicolo per poter capire le reali responsabilità“.

Diffide e richieste danni a Libero e Virgilio

Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti. A tale scopo, attraverso gli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato questa mattina l’amministratore delegato di Italiaonline al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti” ha fatto eco il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.

Nel frattempo Altroconsumoha inviato una diffida al provider Italiaonline per chiedere un ristoro economico per i disagi patiti dagli utenti”, si legge sul sito. E il Codacons si dice “pronto ad una class action per il black out dei servizi di posta elettronica Libero e Virgilio”, parlando di danni morali oltre che materiali.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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