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Meloni ed il piano Mattei: il ruolo strategico dell’Italia in Nord Africa

La presidente vola in Algeria, alleato essenziale, per riportare l'Italia al centro del Mediterraneo

La presidente Meloni è volata in Algeria per gettare le basi di un ampio piano strategico italiano in Nord Africa, già più volte anticipato dalla premier nei suoi discorsi d’insediamento, e che porta il nome di Enrico Mattei.

Un progetto politico, voluto dal governo Draghi, che progetta di riportare l’Italia nel continente africano sulla scia di quello che fu l’approccio di Enrico Mattei. Ma quali sono le opportunità nell’area per il nostro Paese? Perché il legame con l’Algeria è fondamentale non solo per l’Italia, ma per l’Europa?

Meloni
Presidente Giorgia Meloni/ FOTO ANSA/ ATTILI

Il piano Mattei ed il consenso della premier Meloni  

Il consenso popolare della presidente Meloni sembra al momento non incontrare battute di arresto. Il partito FDI difatti continua, secondo l’ultimo sondaggio di Supermedia Youtrend del 20 Gennaio, ad aggirarsi in solitaria attorno alla soglia del 30%. Staccando i pentastellati attorno al 17% e doppiando il PD, dato appena sopra il 15%. A confermare questo trend positivo ci sarebbe anche la rivelazione di un noto studio americano, il Global Leader approval tracker della Morning Consult, che stima la presidente quarta leader politica più apprezzata al mondo; e prima in Europa. Superando persino il presidente americano Joe Biden. Un importante riconoscimento al livello mediatico e internazionale per la Meloni. In questo senso appare strategico amplificare il progetto Mattei, possibile grazie all’operato del governo Draghi, per restituire all’Italia un ruolo geopolitico strategico nel Mediterraneo. Seguendo l’approccio che fu proprio di Enrico Mattei, fondato sulla reciprocità economica ed il mutuo rispetto. 

Enrico Mattei - Piano Mattei della Premier Meloni
Enrico Mattei/ FOTO ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI

Non a caso nel cuore della capitale algerina, esiste un giardino dedicato alla figura dell’imprenditore italiano. Che per i Paesi dell’intero Maghreb dimostrò sempre profondo rispetto ed interesse, specie nella loro battaglia per l’indipendenza economica e politica. Questo patrimonio umano e strategico lasciato da Mattei, costituisce un’importante base di partenza per l’azione italiana nel continente. Oggi l’Algeria è il principale fornitore di gas naturale del nostro Paese e il primo partner commerciale della Regione. A seguito dell’isolamento della Russia, l’Italia ha oggi l’opportunità di consolidare il ruolo di intermediario strategico nella regione per i flussi di approvvigionamento energetico presenti e futuri dell’UE. Fare da ponte fra l’Africa e l’Europa, secondo la presidente Meloni ritaglierebbe all’Italia il ruolo di hub energeticogas, ma anche di idrogeno verde – del Mediterraneo. 

L’Italia in Algeria per frenare l’avanzata di Russia e Cina

L’azione italiana in Nord Africa, e in Algeria soprattutto, non è solo una buona notizia per l’economia del nostro Paese; ma soprattutto per gli interessi europei. L’Algeria è il primo acquirente dell’area di armi russe ed il terzo al livello globale. Per non parlare dell’interesse dimostrato negli ultimi anni dal Paese all’adesione al BRICS (il circuito economico che vede Mosca e Pechino in prima linea in opposizione al WTO; n.d.r.). Le relazioni Italia-Algeria sono cruciali anche in un’ottica euro-atlantica: dove possiamo vantare un credito – grazie alla lungimiranza politica, strategica ed energetica di Mattei – come ambasciatori dell’Europa in un aerea del mondo dove Cina e Russia si sono fatte avanti da tempo.

Chiara Cavaliere

Attualità, Spettacolo e Approfondimenti

Siciliana trapiantata nella Capitale, dopo la maturità classica ha coltivato la passione per le scienze umane laureandosi in Scienze Politiche alla Luiss Guido Carli. Senza mai abbandonare il sogno della recitazione per cui ha collaborato con le più importanti produzioni cinematografiche italiane tra cui Lux Vide, Lotus e Italian International Film.
Si occupa di attualità e degli approfondimenti culturali e sociali di MAG Life, con incursioni video. Parla fluentemente inglese e spagnolo; la scrittura è la sua forma di attivismo sociale. Il suo mito? Oriana Fallaci.

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