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Meteo, stavolta l’inverno arriva davvero

Da domenica 15 gennaio, poi ancora il 17 e il 19 gennaio, triplice attacco di correnti fredde dalla Porta del Rodano

Con la metà di gennaio il meteo sull’Italia giungerà a una svolta netta. Secondo gli esperti l’anticiclone africano che ha sinora portato un caldo anomalo, allontanando il pieno inverno, è in ritirata.

Da domenica 15 gennaio, dunque, assisteremo probabilmente alla prima svolta verso un deciso cambio di stagione. Infatti da domenica aria più fredda e instabile potrebbe guadagnare terreno verso il Mediterraneo, riportando condizioni meteo più tipiche dell’inverno in atto.

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Nevicate in montagna ma anche in pianura sono attese in Italia dalla metà di gennaio in poi. Foto Twitter @Eccellenza_Ita

La situazione meteo

Secondo i meteorologi del sito ilmeteo.it, dopo qualche pioggia attesa fino al 13 gennaio, la rimonta dell’anticiclone avrà vita breve. Da domenica 15 gennaio è probabile, sebbene sia da confermare, un cambio di stagione con nevicate non solo sulle Alpi ma anche sugli Appennini. Una buona notizia, questa, per il comparto turistico-sciistico delle regioni centro-meridionali.

Anticiclone addio

La situazione del weekend vedrà il ritiro dell’anticiclone delle Azzorre, spiega ancora ilmeteo.it, verso il proprio luogo di origine. Ovvero le Isole Azzorre in pieno Atlantico. Non proteggendo più il Mediterraneo, il meteo cambierà. Ci saranno correnti polari marittime dal Mare del Nord che potrebbero affondare il colpo verso Sud. Dal 15 gennaio si attendono precipitazioni, nevose localmente anche a bassa quota. In sostanza all’inizio della nuova settimana il meteo porterà possibili nevicate sia in Pianura Padana che a quote collinari sulla dorsale appenninica. Per conseguenza, le temperature si assesteranno su valori consoni alla media del periodo.

Freddo in linea con l’inverno

Gli esperti meteo parlano di temperature verso la media del periodo e non di una bordata gelida artica. Ma questo già fa notizia: se il meteo rientra – in termini di temperature esterne – in una condizione climatica nella media del mese di gennaio dopo settimane di caldo anomalo questo è solo un bene. Il meteo ci ricorda così che siamo nel mese più freddo dell’anno insieme a febbraio. Nell’attesa del cambio di stagione, ci aspettano ancora giornate con massime oltre i 15 gradi. Giornate che ricorderanno più l’autunno che l’inverno.

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Maltempo potrebbe essere associato al freddo in arrivo. Foto Pixabay

Nel dettaglio, dopo il passaggio di una veloce perturbazione meteo che porterà ancora vento e qualche nevicata al Sud, tornerà il sole già dalle prossime ore. Venerdì 13 e sabato 14 gennaio saranno due giornate in prevalenza soleggiate. Mentre domenica 15 gennaio arriverà il primo di almeno tre fronti freddi. Domenica mattina avremo delle piogge diffuse in Liguria e in Alta Toscana con qualche goccia che bagnerà anche il versante tirrenico e il resto del Nord. Dal pomeriggio il peggioramento investirà gran parte del Centro-Nord e il Basso Tirreno.

Meteo e nevicate

Sulle Alpi avremo nevicate copiose oltre i 700 metri, in particolare sul settore centro-orientale, in serata inizierà a nevicare in modo diffuso anche sull’Appennino. Questo sarà l’antipasto di un inverno in ritardo. Poi tra martedì 17 e giovedì 19 gennaio dovrebbero arrivare fenomeni ancora più intensi ed estesi. In sostanza, detto in termini meteo, la cosiddetta Porta del Rodano vedrà il passaggio di una serie di nuclei instabili con il maltempo più acceso verso l’Italia previsto per domenica 15, martedì 17 e giovedì 19 gennaio. Un triplice attacco che porterà la neve sugli Appennini favorendo l’apertura della stagione sciistica anche al Centro-Sud. Porterà inoltre qualche fiocco a sfiorare la Pianura Padana (il 17 gennaio) e provocherà un riallineamento termico con i valori medi del periodo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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