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Scontri armati fra tifosi sull’Autosole: un ferito, traffico nel caos

Terrore fra gli automobilisti all'area di servizio di Badia al Pino; napoletani e romanisti si sono fronteggiati a colpi di bastoni, sassi e lacrimogeni

L’area di servizio di Badia al Pino (nei pressi di Arezzo) sull’Autostrada del Sole torna a far parlare di sé per violentissimi scontri fra tifosi di calcio. In questo caso ultras di Napoli e Roma. Un romanista è rimasto ferito da un’arma da taglio e la circolazione stradale è andata in tilt.

Il ferito, che non si trova in gravi condizioni, è giunto in ospedale ad Arezzo. Non c’è stato per lui alcun intervento dei sanitari del 118: da quanto appreso si sarebbe recato autonomamente al nosocomio di San Donato.

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Scontri tra tifosi della Roma e del Napoli nell’area di servizio dell’autostrada A1 di Badia al Pino, vicino Arezzo. Foto Ansa/Twitter MardukAureliusMMXX

‘Appuntamento’ all’area di servizio

Una domenica di follia degli ultras, dunque. E si fa strada l’ipotesi che tifosi di Napoli e Roma si fossero dati appuntamento in un’area di servizio nel tratto aretino dell’A1 all’origine degli scontri. La questura di Arezzo precisa così le prime indicazioni fornite che parlavano di un agguato teso dai tifosi napoletani ai romanisti. Proprio per il timore di scontri, la questura della città toscana aveva preventivamente potenziato il servizio di ordine pubblico alla stazione di Badia al Pino così come all’autogrill Arno.

Tifosi da identificare

Al fine di scongiurare ulteriori situazioni di pericolo, la polizia stradale ha bloccato il traffico sull’Autostrada A1, poi ripreso. In corso l’identificazione di tifosi romanisti e napoletani. “La polizia sta attivamente lavorando per arrivare a identificare quanto prima i responsabili” ha detto il procuratore di Arezzo, Roberto Rossi. Quello che si è verificato è “un atto che ha messo in pericolo la sicurezza della circolazione. E ha causato un enorme disagio in un’arteria fondamentale per la nostra viabilità“. “Sono già in corso le attività investigative – così la questura di Arezzo – finalizzate alla identificazione dei responsabili delle violenze, anche visionando il materiale video acquisito. Si procederà a informare l’Autorità giudiziaria e a valutare provvedimenti interdittivi“.

Scontri fra tifosi, cosa è successo

A quanto riferiscono fonti della polizia, all’interno dell’area di servizio di Badia al Pino, direzione nord, erano presenti minivan con tifosi del Napoli diretti a Genova per il match contro la Sampdoria. Nell’area stazionavano pattuglie della stradale e carabinieri che hanno chiuso l’accesso alla zona. Sull’autostrada sono transitati quindi veicoli con tifosi della Roma, diretti a Milano per la partita contro il Milan. I tifosi napoletani, dall’area di sevizio, avrebbero quindi lanciato oggetti contro le macchine dei romanisti in transito. Questi ultimi si sarebbero fermati in autostrada per rispondere ai lanci e sono scoppiati dei tafferugli.

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Scontri in A1, tifosi con felpe nere e cappuccio, armati di bastoni lanciano razzi da una parte all’altra dell’autostrada all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino (Arezzo). Foto Twitter @TgrRai

Da alcuni video visibili su Internet si vede il momento in cui i gruppi di tifosi, della Roma e del Napoli, entrano in contatto proprio nell’autogrill, vicino ai distributori di benzina. Si muovono in gruppo, indossano felpe e giubbotti neri, molti sono travisati con cappucci e sciarpe. Si sentono urla e il rumore dei sassi lanciati e dei lacrimogeni. In altri video postati in rete si vedono gruppi di tifosi, sempre travisati e vestiti di nero, stazionare ai margini dell’area di servizio e lanciare bastoni e lacrimogeni da una parte all’altra dell’autostrada e contro le auto in transito sull’A1. Nelle immagini si vedono gruppi di ultrà armati di bastoni aggirarsi tra i distributori di benzina e tra gli automobilisti dell’autogrill.

La morte di Gabriele Sandri

Gli scontri tra tifosi romanisti e napoletani si sono verificati nella stessa area di servizio, Badia al Pino, dove fu ferito a morte Gabriele Sandri, supporter della Lazio. L’omicidio avvenne l’11 novembre 2007. L’agente Luigi Spaccarotella sparò un colpo di pistola nel tentativo di disperdere gli scontri tra tifosi juventini e laziali. Il colpo raggiunse il giovane, di 26 anni, che si trovava nell’area di servizio in attesa di alcuni amici per raggiungere Milano per il match Inter-Lazio.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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