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Totti nel mirino dell’antiriciclaggio: “Bonifici ai casinò di Las Vegas”

Alla Banca d'Italia sarebbero arrivate segnalazioni riguardanti, fra l'altro, uno storno di 80mila euro a una pensionata di Anzio

Francesco Totti, l’ex capitano della Roma mito del calcio italiano nel mondo, sarebbe nel mirino dell’antiriciclaggio. Gli si imputerebbero bonifici bancari di ingenti somme di denaro con strane destinazioni. 

Lo scrive il quotidiano La Verità, che parla di “alcune segnalazioni di operazioni sospette degli addetti all’antiriciclaggio“.

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Francesco Totti. Foto Ansa/Epa Alberto Lingria

Totti e Ilary

In sostanza si imputano a Totti “bonifici verso case da gioco estere“, “milioni di euro approdati a Monte Carlo” e un giallo: 80.000 euro versati a una pensionata di Anzio, sul litorale romano. Sarebbe questo, dunque, il nuovo capitolo del braccio di ferro che sta caratterizzando la separazione coniugale tra lo stesso Totti e la moglie Ilary Blasi. Una coppia del jet set internazionale il cui matrimonio, attraverso varie vicissitudini in questi ultimi anni, è finito per le vie legali.

Tornando alle indiscrezioni su sospetti movimenti di denaro riconducibili a Totti, si tratterebbe di segnalazioni giunte ai funzionari della Banca d’Italia. Segnalazioni per altro legate a quelle che – non sarebbero neppure segrete – le grandi passioni dell’ex capitano della Roma: le scommesse e il gioco d’azzardo. Queste passioni sarebbero tra le cause dei litigi sempre più forti che hanno portato alla separazione tra Totti e Blasi, dopo lunghi anni di un matrimonio che sembrava perfetto.

Il prestito da 80mila euro

Il quotidiano La Verità parla di “una minuziosa attività di controllo svolta dalle competenti strutture centrali dell’istituto di credito a cui il ’10’ ha affidato per anni i propri guadagni“. E dal lavoro di analisi – scrive il quotidiano – emergerebbe “il massiccio investimento di risorse finanziarie nelle scommesse“. In particolare si parla di un documento che risale allo scorso agosto e che riguarda un “prestito infruttifero” da 80mila euro che Totti o chi per lui avrebbe inviato sul conto corrente di una donna pensionata di Anzio (Roma).

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Ilary Blasi, ex moglie di Francesco Totti. Alla base dei litigi che hanno portato la coppia a separarsi ci sarebbero anche questioni legate alla passione di lui per le scommesse. Foto Ansa/Giuseppe Lami

Totti e le scommesse

Tale conto era cointestato alla figlia della donna, una lavoratrice dipendente della società Sport e salute controllata dal Ministero dell’Economia. “Lo stesso giorno – si legge su La Veritàla quarantacinquenne romana gira il denaro sul conto condiviso con il marito e questi sul proprio. L’uomo è un dipendente del Ministero dell’Interno considerato in stretti rapporti con Totti“. Ad alimentare, in termini di fondi, il conto dell’uomo senza volto sarebbero in parte “bonifici domestici provenienti da società operanti nel settore delle scommesse online“.

In totale si tratterebbe di 15 trasferimenti per un totale di circa 87mila euro. Sui conti che l’antiriciclaggio avrebbe passato al vaglio sarebbero stati negoziati assegni bancari per un valore di 445mila euro. Per l’antiriciclaggio si tratterebbe di “un’attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online e rilevante attività di trasferimento somme con traenze dirette e bonifici“. I coniugi in questione “non avrebbero fornito adeguati chiarimenti o giustificazioni e avrebbero mostrato un atteggiamento evasivo e non collaborativo“. Un altro filone al centro dell’indagine su Totti riguarderebbe due conti dell’ex capitano. Uno è cointestato con Ilary Blasi, l’altro con Manuel Zubiria Furest, l’ex team manager della Roma.

Il casinò di Las Vegas

Sempre stando alle rivelazioni de La Verità, sono al vaglio anche 5 assegni e un bonifico intestati alla Societé financiére et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo nel Principato di Monaco. Totti avrebbe pagato gli assegni fra l’agosto 2018 e il gennaio 2020, per una cifra complessiva di un milione e 305 mila euro. Infine, tra le operazioni sospette e sotto osservazione ci sarebbero un bonifico da 300 mila euro alla United London services limited collegata con il casinò di Londra. E un altro da 200 mila euro in favore della Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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