NewsPoliticaPrimo piano

Il Governo è in carica, Meloni prima donna premier nella storia dell’Italia

Giuramento al Quirinale della presidente del Consiglio e dei 24 ministri. Fra il 25 e il 26 ottobre il voto di fiducia alla camera al Senato e alla Camera

Il Governo Meloni, l’esecutivo politicamente più a destra che ci sia mai stato nell’ultimo mezzo secolo, ha giurato al mattino di sabato 22 ottobre di fronte al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La cerimonia si è svolta nel Salone delle Feste del Quirinale.

La premier, Giorgia Meloni, 47 anni, ha giurato per prima, visibilmente emozionata. Tutti e 24 i ministri l’hanno poi seguita, pronunciando la consueta formula di rito in cui si giura fedeltà e lealtà alla Repubblica e alla Costituzione. Dopo Meloni hanno giurato davanti a Mattarella Matteo Salvini e Antonio Tajani che assumeranno la carica di vicepremier. In elegante tailleur nero e capelli sciolti, la presidente del Consiglio si è posizionata al fianco del capo dello Stato.

Foto Ansa

Meloni ha letto le parole di prammatica a memoria, senza guardare il testo. Tajani, da neo capo della diplomazia italiana, preferisce andare sul sicuro e legge, anche se rischia di sfuggirgli un avverbio, prontamente recuperato. Anche il titolare delle Infrastrutture, Matteo Salvini, guarda il testo, almeno all’inizio, ma è al momento della firma che ‘sbanda’. Lascia la penna dorata quirinalizia, che rotola per un po’ in direzione Mattarella, per inforcare gli occhiali e, recuperata la penna, posizionare la firma nello spazio dedicato. Quindi, stretta di mano con il Capo dello Stato, e, con entrambe le mani, con Giorgia Meloni.

Meloni, le congratulazioni di Orban

Congratulazioni a Giorgia Meloni sono giunte da vari capi di Stato e di Governo dell’Europa. “È un grande giorno per la destra europea!” ha scritto in un tweet il premier ungherese Viktor Orban. “Congratulazioni a Giorgia Meloni, la prima donna premier in Italia. L’Europa sta affrontando enormi sfide. Aiutiamo i nostri cittadini e sosteniamo l’Ucraina rimanendo uniti e determinati. L’Europa ha bisogno dell’Italia. Insieme supereremo ogni difficoltà. Buon lavoro!” è invece il messaggio della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

Foto Ansa/Fabio Frustaci

Congratulazioni a Giorgia Meloni per la sua nomina a presidente del Consiglio italiano, la prima donna a ricoprire questo ruolo. Sono pronta e sono lieta di lavorare insieme al nuovo Governo in modo costruttivo per rispondere alle sfide che ci attendono“. Lo scrive in un tweet in italiano la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.  “Congratulazioni a Giorgia Meloni che assume l’incarico di prima premier donna dell’Italia. Lavoriamo insieme a beneficio dell’Italia e dell’Ue” dice il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. “La aspetto al Consiglio europeo per lavorare insieme per il bene dell’Unione europea“, ha aggiunto in italiano. A breve la cerimonia della campanella che rappresenta il passaggio di consegne fra il premier uscente, in questo caso Mario Draghi, e la premier entrante, Giorgia Meloni.

Il premier ungherese Viktor Orban, fra i primi a congratularsi con Meloni. Foto Ansa/Epa Martin Divisek

I ministri del Governo Meloni

Ecco i ministri di Giorgia Meloni con portafoglio, ossia alla testa di un dicastero. AFFARI ESTERI: Antonio Tajani che sarà anche vicepremier. INTERNO: Matteo Piantedosi. GIUSTIZIA: Carlo Nordio. DIFESA: Guido Crosetto. ECONOMIA: Giancarlo Giorgetti. IMPRESE E MADE IN ITALY: Adolfo Urso. AGRICOLTURA E SOVRANITA’ ALIMENTARE Francesco Lollobrigida. AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA: Gilberto Pichetto Fratin. INFRASTRUTTURE E MOBILITA’ SOSTENIBILI: Matteo Salvini che sarà anche vicepremier. LAVORO E POLITICHE SOCIALI: Marina Calderone. ISTRUZIONE E MERITO: Giuseppe Valditara. UNIVERSITA’ E RICERCA: Anna Maria Bernini. CULTURA: Gennaro Sangiugliano. SALUTE: Orazio Schillaci. TURISMO: Daniela Santanché.

Foto Ansa

Ministeri senza portafoglio del Governo Meloni (non titola di dicastero): RAPPORTI CON IL PARLAMENTO: Luca Ciriani. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Paolo Zangrillo. AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE: Roberto Calderoli. SUD E MARE: Sebastiano Musumeci. SPORT E GIOVANI: Andrea Abodi. FAMIGLIA, NATALITA’ E PARI OPPORTUNITA’: Eugenia Roccella. DISABILITA’: Alessandra Locatelli. RIFORME: Elisabetta Casellati. AFFARI EUROPEI, COESIONE TERRITORIALE E PNRR: Raffaele Fitto.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio