Anche Miss Italia 2021, Zeudi Di Palma, all'inaugurazione della sede universitaria di Scampia, come 'madrina'. Di Palma è napoletana e risiede a Scampia. Foto Ansa/Ciro Fusco
L’Università di Napoli inaugura a Scampia il nuovo anno accademico dei corsi per le professioni sanitarie della Facoltà di Medicina e chirurgia. Là dove c’erano le cosiddette “Vele”, i palazzoni di cemento assurti a simbolo di degrado e abbandono, ora c’è un centro di studi.
Scampia allarga i propri orizzonti e rafforza la sua lotta per emanciparsi dalla triste fama di quartiere piazza di spaccio per la droga della camorra. Le “Vele” non sono più il simbolo di “Gomorra” e sono destinate a sparire tutte, tranne una che rimarrà in piedi a mo’ di monito perché non si debba più far vivere i cittadini in formicai di cemento in mezzo a quartieri dormitorio. Lunedì 17 ottobre la nuova sede di Scampia dell’Università Federico II di Napoli inaugura dunque il suo anno accademico 2022-2023.
Foto Ansa/Ciro Fusco
Poco prima della cerimonia gli attivisti di Comitato Vele, Cantiere 167 e Movimento disoccupati 7 novembre hanno esposto uno striscione con lo slogan “Siamo solo sognatori abusivi“. “La gente come noi non molla mai” urlano, rivendicando che quello che si è ottenuto a Scampia è anche merito della loro lotta. “Siamo stanchi di aspettare, noi vogliamo lavorare“, urlano.
“Questa è un’iniziativa molto importante non solo per la città di Napoli ma come segnale forte di quanto un’istituzione come l’Università può fare per il proprio territorio e per il proprio Paese“, ha detto la ministra per l’Università, Maria Cristina Messa. “È un’iniziativa importante che oggi ha un’inaugurazione – ha aggiunto – ma che va curata, seguita, portata avanti e aiutata anche dallo Stato.” Messa ha sottolineato la necessità che la sede dell’Università a Scampia non sia “una cattedrale nel deserto. Il rettore lo sa bene: la Federico II ha già aperto in altri quartieri. Non è facile ed è un’operazione che richiede molto impegno non solo della governance ma anche dei docenti, del personale e degli studenti. Perché è chiaro che venire qui sarà scomodo ma è molto importante creare quell’atmosfera e l’ambiente per cui i ragazzi vengono volentieri“.
Uno striscione dei Comitati a Scampia. Foto Ansa/Ciro Fusco
“Napoli può essere riferimento per la ripartenza del Paese partendo da quei luoghi che sono definiti del disagio e che invece sono luoghi di opportunità.” Così il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. Il primo cittadino ha aggiunto: “Noi meritiamo molto di più di quello che sembra. Napoli ha grandi risorse, capacità e voglia di fare in tutte le sue espressioni. Questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza e costituisce l’affermazione che a Napoli le cose si possono fare e si possono fare bene.”
Una veduta di Scampia col murale di Jorit dedicato a Fabrizio De André. Foto Ansa/Cesare Abbate
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