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Romy Schneider, indimenticabile Sissi dalla tragica fine

A 40 anni dalla morte il mito della celebre attrice vive ancora

Cosa rende indimenticabile una diva? Il fascino, il carisma, il successo, ma anche spesso la sua fine tragica e improvvisa. Nella vita di Romy Schneider troviamo tutte queste caratteristiche e anche molto di più. L’interpretazione che la rende iconica è quella della dolce e fragile principessa Sissi, ma anche la tormentata storia d’amore con Alain Delon.

L’esistenza di Romy è segnata purtroppo da profondi lutti: in primis la morte del figlio quattordicenne, rimasto infilzato in un cancello nel tentativo di scavalcarlo. Ma anche il suicidio del primo marito e manager, Harry Meyen.

Romy Schneider, un destino scritto

Nata il 23 settembre 1938 a Vienna, Romy Schneider è figlia d’arte. Entrambi i suoi genitori sono attori. Sua madre Magda la indirizza subito alla carriera cinematografica. Romy è bellissima con un fisico minuto, un viso angelico e regolare, ma soprattutto due occhi verdi intensi e malinconici. A soli 15 anni compare per la prima volta al cinema, in Fiori di lillà, e subito dopo arriva il primo successo con L’amore di una grande regina, dove per la prima volta è accreditata come Romy Schneider, prendendo quindi il cognome della madre, e non quello del padre, che era Albach-Retty.

La fama di Sissi

Da un giorno all’altro l’attore abbandonò la sua compagna, per sposare Nathalie. Lasciò Romy con un biglietto: «Mi dispiace. So che ti avrei resa infelice. Parto per il Messico con Nathalie. Ti auguro ogni bene!». Ma il fantasma della Schneider fu sempre presente nella relazione fra i due: «Alain non mi parlava mai di lei ma di tanto in tanto vedevo nel suo sguardo un’ombra di tristezza», disse in un’intervista Nathalie. E non aveva tutti i torti: le vite di Alain Delon e Romy Schneider si separarono, ma mai davvero.

La fama mondiale e il David di Donatello

A dare una possibilità a Romy per liberarsi dai panni di Sissi è Luchino Visconti che la mette su un palcoscenico insieme a Alain Delon. Nessuno dei due ha esperienza di teatro ma la storia di amore torbido tratta dal drammaturgo inglese John Ford, ‘Tis Pity She’s a Whore, ha un successo enorme. Romy Schneider comincia a recitare al cinema assieme a grandi registi. Una delle tappe fondamentali è il film La piscina del 1969 di Jacques Deray. Il film incassa tantissimo grazie ai due ex fidanzati Delon e Schneider. Nell’ultimo film Una donna semplice Romy interpreta una donna libera che infrange tutti i tabù di una società ancora molto bigotta e riceve il premio César come migliore attrice e un David di Donatello.

La morte tragica quaranta anni fa

Quando viene trovata morta nella sua stanza a Parigi il 29 maggio del 1982 per un attacco cardiaco Romy Schneider non ha nemmeno 44 anni. Distrutta dall’alcol, dall’asportazione di un rene a causa di un tumore e dalla depressione Romy si spegne improvvisamente. In molti pensano a un suicidio dovuto a un cocktail fatale di alcol e psicofarmaci, ma Alain Delon, fidanzato di tanti anni prima con cui era rimasta in buoni rapporti, sceglie di non sottoporre il corpo a un’autopsia. Quest’estate Parigi ha ricordato la diva con una retrospettiva alla Cinémathèque Franҫaise. Un percorso attraverso film che vanno da Il processo di Orson Welles a La Piscina di Jacques Deray passando per Una donna semplice di Claude Sautet e Fantasma d’amore di Dino Risi. E il Festival di Cannes 2022 ha proiettato un documentario spettacolo dal titolo emblematico: Romy, femme libre. Bellezza e giovinezza sono regali che dobbiamo restituire”, diceva Schneider parlando di sé stessa negli ultimi tempi. Ciò che lei ha restituito troppo in fretta.

Elena Parmegiani

Moda & Style

Giornalista di moda e costume, organizzatrice di eventi e presentatrice. Consegue la Laurea Magistrale in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa all’Università “La Sapienza” di Roma. Muove i primi passi lavorativi con gli eventi per il Ferrari Club Italia, associazione di possessori di vetture Ferrari. Da oltre quindici anni è il Direttore Eventi della Coffee House del prestigioso museo Palazzo Colonna a Roma; a cui di recente si è aggiunto quello di Direttore Eventi della Galleria del Cardinale Colonna. Ha organizzato e condotto molte sfilate di moda per i più importanti stilisti italiani. Come consulente è specializzata nella realizzazione sia di eventi aziendali, sia privati. Scrive di moda, bon ton (con una sua rubrica), arte e spettacolo. Esperta conoscitrice dei grandi nomi della moda italiana, delle nuove tendenze del Fashion e del Made in Italy. Cura anche la rubrica di Velvet dedicata al Wedding. 

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