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L’elettricità costa troppo, in Europa si dovranno ridurre i consumi

La Commissione Ue vara un provvedimento per far scendere la domanda nelle ore di punta

I consumi di elettricità in Europa, Italia compresa, dovranno obbligatoriamente diminuire nelle ore di punta. Questo uno dei progetti che il 14 settembre la Commissione Ue proporrà agli Stati membri dell’Unione.

Porremo un obiettivo obbligatorio per ridurre i consumi” di elettricità “nelle ore di punta“. Ma “daremo agli Stati membri la flessibilità di progettare le proprie misure come meglio credono“. Così la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, la riduzione della domanda di elettricità nelle ore di punta sarà fissata al 5% del totale del consumo. “Questo – ha spiegato la commissaria Simson – permetterà di allentare lo stress sulla produzione di elettricità.” E anche di ridurre il consumo di gas e ottenere un effetto positivo sui prezzi“.

Foto Ansa/Epa Tolga Akmen

La Commissione europea si appresta a proporre, inoltre, un tetto ai ricavi delle società che producono elettricità da fonti a basso costo diverse dal gas. Il tetto sarà stabilito in una soglia compresa tra 180 e 200 euro per megawattora. In queste ore l’esecutivo Ue (la Commissione) è al lavoro per perfezionare il pacchetto di proposte contro il caro energia che la presidente Ursula von der Leyen illustrerà il 14 settembre nel discorso sullo Stato dell’Unione.

Elettricità, le novità in arrivo

Si prevede che von der Leyen chiederà ai paesi membri di tagliare la domanda di elettricità mensile del 10%, di cui il 5% nelle ore di punta. E intanto una riunione straordinaria del Consiglio sull’energia Ue – si è appreso da fonti europee – è stata convocata per il 30 settembre dalla presidenza di turno ceca dell’Unione. Le cose però si muovono anche in Italia.

Il ministro Roberto Cingolani. Foto Ansa/Angelo Carconi

Sul tema scottante del caro bollette e dell’energia è intervenuto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. “Faremo un decreto che prevede un pacchetto di 20 terawattora di elettricità a prezzo controllato, seguendo una lista di imprese energivore concordata con l’Europa” ha dichiarato il ministro. “In seguito faremo un decreto da 2 miliardi di metri cubi di gas di produzione italiana a prezzo molto basso“. Un tentativo di calmierare i costi per imprese e aziende, e indirettamente per i consumi.

Il prezzo del gas

Lo ha detto oggi a Porta a Porta il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Il ministro ha quindi parlato del price cap sul gas sottolineando che il tetto porrebbe essere pari al 60-65% del prezzo Ttf della Borsa di Amsterdam. Il prezzo del gas è comunque in crescita sul mercato di Amsterdam, il listino di riferimento per l’Europa. Il 13 settembre il metano, dopo buona parte della seduta in calo, ha chiuso in aumento del +4% a 198 euro al megawattora.

Foto Ansa/Epa Adam Vaughan

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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