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Carlo è re: ma che fine hanno fatto i suoi predecessori?

Finora la storia inglese non ha buon ricordo di nessun re Carlo

Con la morte della regina Elisabetta il principe Carlo è diventato ufficialmente re con il nome di Carlo III. La scelta del nome è stata la prima decisione del regno del nuovo re. Avrebbe potuto scegliere uno qualsiasi dei suoi quattro nomi: Charles Philip Arthur George. Eppure ha deciso di utilizzare il primo, abbracciando una tradizione non proprio felice.

I suoi predecessori, Carlo I Carlo II, infatti, sono ricordati per aver condotto alcuni dei regni peggiori e più sanguinari della storia monarchica inglese. Per questo motivo, infatti, alcuni esperti erano convinti che avrebbe optato per il nome George, legato a grandi regnanti, non ultimo il nonno, ovvero Giorgio VI, padre della regina Elisabetta.

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La storia dei suoi due predecessori, Carlo I Carlo II, è una storia di dispotismo, assolutismo, edonismo e sangue. Un racconto che la monarchia inglese ha cercato di dimenticare come una delle pagine più tristi della Corona del Regno Unito. Ma chi erano questi sovrani così poco stimati?

Carlo III, chi erano i suoi predecessori

Carlo I è stato re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia a partire dal 27 marzo 1625 fino al giorno della sua morte, avvenuta per decapitazione il 30 gennaio 1649. Pensava fermamente che i re governassero per diritto divino e questo lo pose in una posizione difficile con il Parlamento inglese. La sua opposizione all’utilizzo della Magna Carta fece sfociare le tensioni in una vera propria guerra civile. La storia è nota a tutti: le lotte si conclusero con la sconfitta assoluta di Carlo, che fu accusato di alto tradimento e condannato a morte.

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Dopo la morte di Carlo I, il Regno Unito visse una breve parentesi repubblicana con il governo di Oliver Cromwell. Questo periodo, però, non durò molto e la crisi di governo consentì l’ascesa al trono di Carlo II, figlio del precedente re. Quest’ultimo restaurò la monarchia inglese, ma anche il suo regno non viene ricordato per gradi imprese. Ancora oggi gli inglesi lo ricordano come “Merrie Monarch“, ovvero il “Monarca Allegro“. La sua corte era un luogo di feste e divertimenti. Il suo regno non ha lasciato il segno, ma ha solo riportato un’apparente normalità a corte.

Il futuro del nuovo sovrano passo dopo passo

Intanto Carlo III è salito al trono e di fronte a lui si apre un percorso fatto di cerimoniali e tappe obbligatorie. Oggi pomeriggio terrà il suo primo discorso ufficiale come sovrano alla presenza di 200 invitati. Si prevede che per la proclamazione ufficiale, che si terrà al St. James’s Palace di Londra, sia presente un corpo cerimoniale noto come Accession Council. Questo è composto da membri del Consiglio Privato.

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In seguito il re parteciperà a una seconda riunione del Consiglio di adesione, insieme al Consiglio privato. In questa occasione farà un giuramento per preservare la Chiesa di Scozia. A seguire la fanfara di trombettieri ed un proclama pubblico che dichiarerà Carlo come nuovo re. Questo avverrà da una balconata del St James’s Palace. A fare l’annuncio sarà un funzionario noto come Garter King of Arms. Da quel momento, per la prima volta, si canterà il nuovo inno God Save the King. Il culmine delle cerimonie avverrà il giorno dell‘incoronazione all’interno dell’Abbazia di Westminster. Non se ne conoscono ancora i dettagli e questa cerimonia potrebbe avvenire anche tra molti mesi.

Roberta Gerboni

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Siciliana, vive a Roma. Appassionata di scrittura e giornalismo fin da giovane, inizia il proprio percorso in redazione a 17 anni, occupandosi di cultura e attualità. Per tre anni redattore del Corriere di Gela, si è dedicata alla redazione di articoli per varie testate online.
Laurea Magistrale con Lode in Lettere Classiche all' Università degli Studi di Siena, dopo aver conseguito la laurea triennale in Lettere a Catania.
Appassionata di salute, bellezza e delle vite dei reali di tutto il mondo.

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