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Ucraina, Kiev attacca con i droni: colpita base della flotta russa sul Mar Nero

Mosca denuncia: "Zelensky ha ordinato di usare armi chimiche contro i nostri soldati"

La guerra in Ucraina si intensifica. In vista della celebrazione del Giorno dell’Indipendenza (24 agosto 1991) Kiev lancia nuovi attacchi contro obiettivi russi in Crimea e in altre parti occupate dell’Ucraina. Colpita la base della flotta di Mosca sul Mar Nero, a Sebastopoli.

La Russia denuncia che l’esercito ucraino avrebbe usato armi chimiche contro le sue truppe. “Il fumo si alza sopra il quartier generale della flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli“, ha riferito questa mattina, 20 agosto, l’emittente pubblica ucraina Suspilne. I media russi hanno affermato che Mosca ha sventato un attacco contro un porto nella parte occidentale della Crimea. I video girati in Crimea mostrano la difesa aerea russa che intercetta obiettivi nei cieli di Sebastopoli, Yevpatoriya e Zaozerne. Le autorità di occupazione russe hanno affermato che si trattava di droni ucraini.

Foto Ansa/Epa

La Russia avrebbe già perso in Ucraina circa 44.900 soldati, 200 dei quali nell’ultimo giorno. Lo ha dichiarato lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine su Facebook. Tra il 24 febbraio 2022 – giorno dell’invasione russa – e il 20 agosto 2022, il totale delle perdite russe in combattimento comprenderebbe anche 1.907 carri armati (+8 nell’ultimo giorno), 4.212 veicoli corazzati da combattimento (+17), 1.018 sistemi di artiglieria (+2).

Cittadini di Kiev per le strade della capitale dove sono esposti armamenti russi distrutti. Foto Ansa/Epa Roman Pilipey

Ma anche 266 sistemi missilistici a lancio multiplo, 141 sistemi di guerra antiaerea, 234 aerei, 197 elicotteri, 3.137 veicoli a motore e serbatoi di carburante (+7), 15 navi da guerra/barche, 803 veicoli aerei senza pilota (+8). Ci sarebbero poi 97 unità di equipaggiamento speciale (+3). In totale, sempre secondo Kiev, sono stati abbattuti 190 missili da crociera nemici.

Ucraina, la accuse di Mosca

Secondo il Cremlino però l’esercito dell’Ucraina ha utilizzato agenti chimici contro le truppe russe nella regione di Zaporizhzhia. Il ministero della Difesa, citato da Interfax e Tass, parla di segni di “forte avvelenamento” riscontrati nei soldati ricoverati in ospedale. L’agente utilizzato, aggiunge Mosca, sarebbe “la tossina del botulino di tipo B“, secondo quanto riferiscono le agenzie russe. Il ministero della Difesa russo ha aggiunto che sta preparando il dossier con i risultati dei test sui soldati ricoverati con segni di grave avvelenamento dopo aver completato la loro missione nella regione di Zaporizhzhia.

Kiev si prepara a celebrare il Giorno dell’Indipendenza (24 agosto). Foto Ansa/Epa Roman Pilipey

Le prove del terrorismo chimico del regime di Kiev saranno presto presentate all’Opac“. Si tratta dell’Organizzazione internazionale per la proibizione delle armi chimiche con sede all’Aia, ha specificato Mosca in una nota. Denunciando che l’utilizzo di agenti tossici “è stato autorizzato dal regime di Zelensky“. Un’indagine supplementare è in corso, si aggiunge, per l’avvelenamento del governatore ad interim di Kherson, la regione nel sud dell’Ucraina sotto controllo russo.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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