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Meteo, caldo record anche in mare. Ma agosto non sarà come luglio

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La nuova ondata di caldo torrido che sta colpendo l’Italia non dovrebbe durare troppo a lungo.  Gli esperti meteo prevedono un mese di agosto meno opprimente di luglio. 

Fortunatamente – scrive 3bmeteo sul sito – la situazione sarà molto diversa da luglio“. “Non raggiungeremo valori estremi anche se qualche punta vicino ai 40 gradi sarà possibile ma rara.  L’ondata non durerà a lungo.” “Il caldo intenso si farà sentire per almeno 3 giorni, poi da domenica l’avvio di una fase più instabile farà scendere i termometri al Nord. E per l’inizio della nuova settimana anche al Centro Sud“.

Foto Ansa/Epa George Vitsaras

Una situazione anomala si registra intanto non solo sul fronte siccità ma anche su quello del mare. Le temperature dei mari italiani sono in costante ascesa e questa non è una bella notizia per il clima italiano. Il Mar Tirreno è caldo come ai Tropici. Con 30 gradi di valore massimo, ha infatti registrato temperature record. Claudio Tei, meteorologo del Consorzio Lamma-Cnr, precisa che a causare queste temperature così alte dell’acqua, che i satelliti hanno rilevato tramite infrarossi, sono le continue ondate di calore. Così come l’assenza di piogge ormai da diversi mesi. Valori più contenuti, anche se sempre alti – ha sottolineato Tei – si toccano sull’Adriatico e sul Mar Ligure, dove si registrano temperature di 27-28 gradi.

Caldo anche al largo

Il caldo torrido è dunque una caratteristica ormai anche del mare. Tanto che diventa sempre più difficile trovare refrigerio anche al largo. I valori sono fino a 5-6 gradi oltre la norma. L’Agenzia Europea dell’Ambiente certifica che stiamo assistendo a un aumento della temperatura dei mari da più di un secolo. In particolare il Mar Mediterraneo, solo negli ultimi 20 anni, ha fatto registrare un aumento medio di oltre 0,5 gradi, un valore molto alto a dispetto di quello che sembra.

Foto Ansa/epa George Vitsaras

Mare come ai Tropici

Ma in che posizione si trova l’Italia per ciò che riguarda il caldo del mare? Acque tropicali leggermente più calde delle nostre, fino a 32-33 gradi, si registrano nel Mar Rosso, nel Golfo Persico, nel Golfo del Bengala e nel Mar Cinese Meridionale. Altrove, in particolare sulle coste del Pacifico orientale i valori sono più bassi anche di 10 gradi rispetto ai mari italiani. In buona sostanza l’Italia ha uno dei mari più caldi al mondo, in questo momento.

Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ilMeteo.it, conferma che questa situazione di caldo anomalo è legata all’estate 2022, di fatto cominciata con molto anticipo il 10 maggio. E proseguita con valori termici eccezionali per quasi 3 mesi senza interruzione. Tutto questo si traduce in un enorme stress per la flora e la fauna marina. Con stravolgimenti di cui non conosciamo le conseguenze, ma soprattutto con un pericolo reale. Avremo temporali marittimi più forti appena arriverà una perturbazione.

Effetti dell’uragano Ianos in Grecia nel settembre 2020. Foto Ansa/Epa Paschalis Mantis

Pericolo uragani

Il calore del mare, nell’Italia super calda del 2022, potrà trasformarsi in energia per lo sviluppo di nubifragi e altri fenomeni violenti, con acque marine a oltre 26,5 gradi. Ed è più probabile la formazione di TLC, Tropical Like Cyclones: piccoli uragani anche sul Mar Mediterraneo. Negli ultimi anni infatti, con l’aumento del caldo nell’acqua del Mediterraneo, si sono avuti a ripetizione TLC, anche definiti Uragani Mediterranei o Medicane.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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