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Renzi e Calenda, la voglia di correre da soli al Centro

Ore decisive per l'alleanza contro la destra, il PD corteggia Roberto Fico, i Cinque Stelle appaiono definitivamente scaricati

La campagna per le elezioni politiche ha come unico tema dominante le alleanze. Il Centrosinistra ne è ossessionato. Le mosse di Italia Viva e di Azione tengono il PD sui carboni ardenti.    

Io non sto con Salvini e Meloni, e non sto con Fratoianni e Di Maio. Se gli schieramenti sono questi, certo che corro da solo al centro.” Così Matteo Renzi a Mezz’ora in più su Rai Tre, oggi 31 luglio, sulle elezioni. “Se al centro, come spero, ci saranno anche altri a cominciare da Azione… Carlo Calenda ci sta pensando, lo rispetteremo. Non lo vedo in coalizione con Fratoianni” insiste il leader di Italia Viva. “A chi dice che è un voto dato a un piccolo partito – afferma ancora Matteo Renzidico che è un voto a un partito che sarà decisivo nella prossima legislatura come in questa“.

Renzi e Calenda. Foto Ansa/Flavio Lo Scalzo

Discutiamo di quello che volete, ma agli elettori di Azione non possiamo chiedere di votare Di Maio, Bonelli (anti ILVA, termovalorizzatori e rigassificatori) e Fratoianni (che ha votato 55 volte la sfiducia a Draghi) nei collegi uninominali“. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. E in un successivo tweet, sempre dedicato alle elezioni, aggiunge: “Con +Europa abbiamo presentato un’agenda di Governo. Fratoianni e Bonelli non la condividono integralmente. Di Maio è la principale ragione per cui abbiamo specificato che ci impegniamo a candidare a posti di governo solo persone con solide competenze“.

Azione e il modello Draghi

Non si batte la destra – prosegue Calenda – senza costruire una prospettiva di Governo“. E “non si costruisce una prospettiva di Governo se non si condividono dei contenuti. La stagione del ‘tutti contro’ è finita perché ha dimostrato di essere fallimentare“. “Gli elettori – avverte – chiedono coerenza e serietà. Queste elezioni si possono vincere se, come ha fatto Draghi nel suo discorso al Senato, si è in grado di dire dei sì e dei no e indicare una rotta precisa. Basta aperture ai Cinque Stelle, basta raccattarsi i Cinque Stelle. Chiarezza di contenuti e coraggio“, conclude.

Foto Ansa/Palazzo Chigi

Elezioni, le mosse di Di Maio

In piena campagna per le elezioni è anche Luigi Di Maio. “In vista della presentazione del progetto politico di domani posso dirvi il nome: è Impegno Civico e rappresenta un principio di responsabilità civica evocato ieri da Papa Francesco“. Parole che il ministro degli Esteri ha pronunciato a In Mezz’ora in più su Rai3. “Lancio un appello a tutti leader. Propongo di sottoscrivere una lettera alla Commissione europea per sostenere il Governo Draghi, al di là delle differenze politiche, nella battaglia sul tetto al prezzo del gas nei negoziati europei. Per dargli forza serve che le forze politiche si uniscano. Con il tetto passeremmo da 216 a 80 euro a megawatt/ora“.

Foto Ansa/Massimo Percossi

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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