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Mascherine, si cambia: tutte le nuove regole

Il 15 giugno scade il vecchio decreto, ecco cosa accadrà da ora in poi

Mascherine anti Covid, scade oggi 15 giugno il decreto del Governo Draghi. La pandemia è in corso, sebbene attenuata, ma i contagi sono ancora 40mila al giorno. Ecco come cambiano le regole da ora in avanti.

Decade la raccomandazione per i dipendenti pubblici di indossare le mascherine quando sono in ufficio. Per i lavoratori dipendenti privati l’obbligo di indossare la mascherina rimane invece fino al 30 giugno prossimo. Per altre due settimane, quindi. Il nodo però è l’uso delle mascherine a bordo di bus, tram, metro, treni, aerei e navi. Insomma: sui mezzi di trasporto pubblici. Secondo gli osservatori oggi il Governo, riunito in Consiglio dei ministri, dovrebbe prorogare l’obbligo di mascherina FFP2 per coloro che viaggiano su treni, navi e sul trasporto pubblico locale. Fino al 30 settembre 2022. Quindi per altri 3 mesi e mezzo. Esentato invece chi viaggia in aereo. Lo prevede la bozza del nuovo decreto che ha preparato il ministro dei Trasporti, Enrico Giovannini.

Mascherine treni
Foto Ansa/Massimo Percossi

Mascherine non più obbligatorie

Le mascherine non saranno obbligatorie, invece, per studenti e docenti agli esami di Maturità. L’uso del dispositivo di protezione individuale resta comunque raccomandato. Cade poi l’obbligo per recarsi al cinema al chiuso, così come per assistere a uno spettacolo a teatro o nei palazzetti dello sport. E non c’è più l’obbligo vaccinale per i lavoratori con più di 50 anni. Chi ha deciso di non sottoporsi alla vaccinazione entro il 15 giugno 2022 dovrà comunque pagare i 100 euro di sanzione erogati dall’Agenzia delle Entrate. L’obbligo vaccinale rimane per il personale sanitario e per chi lavora nelle strutture sanitarie. Così come per i dipendenti esterni delle Residenze sanitarie assistite (Rsa) per gli anziani. Questi lavoratori potranno entrare nel luogo di lavoro soltanto mostrando il Green Pass.

Mascherine obbligo
Foto Ansa/Daniel Dal Zennaro

Covid, i numeri oggi

Stando ai dati ufficiali, la pandemia di Coronavirus circola ancora abbondantemente in Italia, sebbene calino le ospedalizzazioni e adesso venga meno l’uso delle mascherine. Del resto il 90% della popolazione italiana con più di 12 anni ha completato il ciclo vaccinale. Al 14 giugno erano 39.474 i nuovi contagi da Sars-CoV-2, come hanno documentato dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registravano inoltre altri 73 cittadini deceduti. In 24 ore erano stati processati 228.559 tamponi, con un tasso di positività pari al 17,3%. Il giorno precedente era significativamente più basso: al 13,9%. In calo i ricoveri con sintomi, 11 in meno in 24 ore, per un totale di 4.199 ospedalizzati in area non critica. Anche i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive sono in calo.

Speranza Covid
Il ministro Speranza. Foto Ansa/Angelo Carconi

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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