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Elezioni comunali, quale riflesso nazionale? I sondaggi

Il 12 giugno al voto i cittadini di quasi mille comuni. Se si votasse oggi per la Camera sarebbe testa a testa fra FdI e PD

Si avvicina il voto per le elezioni amministrative 2022: domenica 12 giugno si svolgerà il primo turno per i cittadini di 978 comuni da Nord a Sud dell’Italia. Il voto locale ha sempre un riflesso nazionale. E gli ultimi sondaggi accreditano in crescita FdI, PD e Lega, mentre è in calo il M5S.  

A distanza di circa un mese dal precedente, Demopolis pubblica il suo nuovo Barometro Politico sulle elezioni. In vetta c’è sempre Fratelli d’Italia, che cresce di un altro mezzo punto portandosi al 22%. In leggera risalita anche il PD, dal 21% di aprile al 21,2% attuale; +0,5 punti anche per la Lega, comunque staccata al 16,5%. Leggero calo per il M5S, che perde due decimi arretrando al 13%. Stabile Forza Italia all’8%.

Elezioni Italia

Domenica 12 giugno si voterà anche per i 5 quesiti referendari abrogativi sulla giustizia, proposti da Radicali e Lega e ammessi dalla Consulta. Come detto il primo turno delle amministrative coinvolgerà quasi mille comuni per quasi 9 milioni di elettori. Si tratta, in particolare, di 142 comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti, con 26 città capoluogo. E 836 città e paesi di popolazione inferiore a 15mila abitanti. L’eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci si terrà domenica 26 giugno.

Elezioni, i comuni piccoli

Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco. O anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata. In ogni caso, il voto si distribuisce sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato. Diventa sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti alle elezioni. In caso di parità di voti si procede a un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

Sondaggi Politica
Il sondaggio Demopolis del 1 giugno 2022. Foto Twitter @SBidimedia

Modalità di voto nei comuni grandi

Nei comuni con più di 15mila abitanti le modalità di voto alle elezioni amministrative sono in parte differenti. Si può tracciare un solo segno sul rettangolo recante il nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista. In questo caso il voto va solo al candidato sindaco. Oppure si può tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste. Altrimenti si può tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco. In entrambi i casi il voto va sia al candidato sindaco che alla lista collegata.

Voto disgiunto e ballottaggio

C’è anche la possibilità, nei comuni più grandi, di esprimere un voto disgiunto. Lo si può fare tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco e un altro segno su una delle liste ad esso non collegata. In questo caso sia il candidato sindaco che la lista non collegata ottengono i voto dell’elettore. È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati. Al turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto.

Elezioni Voto
Foto Ansa/Massimo Percossi

Elezioni dei consiglieri

Le preferenze per i consiglieri comunali si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati della lista votata. Nei comuni con popolazione inferiore a 5mila abitanti si può esprimere una sola preferenza. In quelli con almeno 5mila abitanti è possibile esprimere non più di due preferenze per i candidati a consigliere comunale. Occorre scriverne il cognome nelle apposite righe tratteggiate poste al di sotto del contrassegno di lista. In caso di espressione di due preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Le preferenze devono essere manifestate, esclusivamente, per candidati compresi nella lista votata. In tutti i comuni al voto i cittadini riceveranno anche le schede per votare i referendum sulla giustizia.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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