Draghi, Michel, Macron e Marin al Consiglio europeo del 30-31 maggio. Foto Twitter @EUCouncil
È soddisfatto Mario Draghi dei lavori del Consiglio europeo straordinario svoltosi il 30 e 31 maggio a Bruxelles. Dopo le conclusioni sulla sicurezza alimentare e l’energia, i leader dei governi Ue hanno adottato conclusioni comuni anche sulla difesa.
“È stato un Consiglio europeo un po’ lungo ma dei cui risultati possiamo essere soddisfatti“ le prime parole di Draghi in conferenza stampa. “L’accordo sulle sanzioni è stato un successo completo” ha subito sottolineato. “Immaginarlo qualche giorno fa non sarebbe stato credibile. L’Italia non esce penalizzata dall’intesa, anche per noi l’obbligo di non importare petrolio russo scatterà alla fine dell’anno, e quindi saremo come tutti gli altri“.
Draghi, Michel, Macron e Marin al Consiglio europeo. Foto Twitter @EUCouncil
Il premier italiano ha poi parlato dell’inflazione in forte crescita, rispondendo a una domanda dei cronisti. La situazione dell’inflazione, ha detto, “è diversa tra Europa e Usa e questo giustifica una politica monetaria più velocemente restrittiva negli Stati Uniti e più graduale in Europa.” Per quanto invece il caro prezzi dell’energia “l’azione dell’Unione europea si svilupperà su molti fronti” ha spiegato il premier. “Sul funzionamento del mercato dell’energia e sui prezzi alti siamo stati accontentati. La Commissione ha ricevuto ufficialmente mandato per studiare la fattibilità del price cap“.
Non è mancata da parte dei giornalisti presenti alla conferenza stampa una domanda sulla presunta missione del leader della Lega, Matteo Salvini, a Mosca per incontrare Vladimir Putin. Un annuncio fatto e poi, in parte almeno, corretto dallo stesso segretario leghista. “Il Governo quando si è formato, e sono stato chiarissimo, è un Governo fermamente collocato nell’Ue, nel rapporto storico transatlantico” è stata la premessa di Draghi per rispondere alla domanda su Salvini. L’esecutivo “si è mosso sempre su questo binario e continua a muoversi. È allineato con i partner del G7 e intende continuare su questa strada. Questo è quanto, non si fa spostare da queste cose“. L’importante, ha poi aggiunto il premier, “è che se ci sono questi incontri essi siano trasparenti“.
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Al termine del Consiglio europeo straordinario è intervenuta anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, oltre ai capi di Governo come Draghi. “La Russia ha interrotto le forniture di gas a 5 Stati membri” ha detto la presidente. “La risposta all’uscita dagli idrocarburi russi è RePowerEu“. Si tratta di un piano pubblicato il 18 maggio. Ha per obiettivo quello di porre fine alla dipendenza dell’Unione europea dai combustibili fossili della Russia. Secondo la Commissione i contribuenti europei spendono quasi 100 miliardi di euro all’anno per pagare gas e petrolio russi. L’85% degli europei ritiene che la Ue dovrebbe ridurre la sua dipendenza dagli approvvigionamenti energetici che arrivano da Mosca, al fine di sostenere l’Ucraina in guerra. Il piano RePowerEu prevede un rafforzamento del risparmio energetico, la diversificazione dell’approvvigionamento, una più rapida diffusione delle energie rinnovabili.
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