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Senato, Craxi a sorpresa nuova presidente della Commissione Esteri

Il voto spacca a metà i senatori nel dopo Petrocelli. Rabbia Conte che vede sconfitto il suo candidato Ettore Licheri

È Stefania Craxi (Forza Italia) la nuova presidente della commissione Esteri del Senato. La figlia di Bettino Craxi ha sconfitto Ettore Licheri, del Movimento Cinque Stelle. Craxi subentra a Vito Petrocelli (M5S), finito nella bufera delle polemiche per le sue presunte posizioni filorusse riguardo alla guerra in Ucraina.

I voti a favore di Craxi sono stati 12, mentre 9 suffragi sono andati a Ettore Licheri. La senatrice azzurra prende così il posto del pentastellato Vito Petrocelli, alla guida della terza commissione di palazzo Madama. Giuseppe Conte ha fatto espellere Petrocelli dallo stesso Movimento Cinque Stelle per alcune sue dichiarazioni pro Putin. Per Stefania Craxi hanno votato i senatori di Centrodestra, per Licheri quelli pentastellati e dem. A fare da ago della bilancia, e quindi sostanzialmente a decidere, sono stati i voti del gruppo misto. La seduta si è svolta oggi 18 maggio e riprenderà nel corso della giornata per eleggere i due vicepresidenti e i due segretari.

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Stefania Craxi, nuova presidente della Commissione Esteri del Senato

Con onore e con grande senso di responsabilità mi accingo a ricoprire il ruolo di Presidente della Commissione esteri del Senato, in uno scenario internazionale delicato che non consente tentennamenti ed equivoci di sorta. E richiede al contempo un surplus di diplomazia” ha dichiarato Stefania Craxi dopo l’elezione. “La politica estera di un grande Paese come l’Italia, per ragioni valoriali e culturali, ancor prima che storiche e geopolitiche – prosegue – non può non avere chiari connotati atlantici. Un atlantismo della ragione che non ammette deroghe ma non accetta subalternità“.

Craxi, gli auguri di Salvini

Buon lavoro Stefania Craxi: felice che sia tu a guidare la Commissione Esteri nel nome dell’equilibrio, del buonsenso e della Pace“. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha commentato l’elezione della forzista sui social. Per Forza Italia, quella di Craxi è la prima presidenza di Commissione che il partito di Berlusconi ottiene. Figlia dell’ex presidente del Consiglio Bettino, ex deputata approdata al Senato nel 2018, Stefania Craxi è stata vicepresidente della commissione Esteri fino alla precedente composizione. Sotto il quarto governo Berlusconi ha svolto il ruolo di sottosegretario agli Esteri, incarico che ha ricoperto dal 2008 al 2011.

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Il leader della Lega, Matteo Salvini

Casini: “Maggioranza ko

La votazione in Senato per Stefania Craxi – giunta con qualche giorno di ritardo – ha però spaccato in due la Commissione Esteri. Segno della differenza di vedute anche all’interno della stessa maggioranza che sostiene il Governo Draghi. Sul tema è intervenuto Pier Ferdinando Casini, con un commento su Twitter. “La sintesi della riunione della Commissione Esteri di questa mattina è: Stefania Craxi promossa a pieni voti, maggioranza bocciata a pieni voti. Come volevasi dimostrare“.

Il grande sconfitto? Sembra essere Giuseppe Conte, che aveva candidato Ettore Licheri contro Craxi preferendolo a Simona Nocerino, considerata troppo vicina a Luigi Di Maio. Il presidente M5S, sarebbe ora infuriato e avrebbe convocato una riunione straordinaria per capire le dinamiche che hanno portato il Movimento a perdere la presidenza della Commissione.

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Il presidente del M5S, Giuseppe Conte

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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