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Ucraina, Macron risponde a Putin: “Non siamo in guerra, adesso tregua”

Bruxelles valuterà a breve l'ingresso di Kiev nella Ue. Missili su Odessa: il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, corre nel rifugio antiaereo

Guerra in Ucraina, il presidente di turno della Ue, Emmanuel Macron, risponde a Putin nel giorno della parata militare a Mosca per il 77° anniversario della vittoria sul nazismo. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, dichiara di puntare “a un parere sull’adesione di Kiev a giugno“. Mentre il presidente cinese, Xi Jinping, dice al cancelliere tedesco Olaf Scholz che occorre “evitare l’allargamento del conflitto“.

Al discorso del presidente russo, che ha giustificato la guerra in Ucraina accusando la NATO di aver predisposto, nel 2021, un’invasione di territori russi (mai avvenuta), il capo dello Stato francese chiede una tregua delle operazioni belliche, perché nel discorso di Putinnon c’è stata nessuna escalation verbale“.

Putin Vladimir Russia Ucraina
Vladimir Putin

Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti” ha detto Macron alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa di Strasburgo. “Abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia“.

Putin, la NATO e l’Ucraina

Con l’attacco all’Ucraina, era stato in sintesi il discorso di Vladimir Putin, al mattino del 9 maggio, Mosca ha risposto a “una minaccia diretta vicino ai confini russi“. E ciò perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea“. Putin ha sottolineato come “l’orrore di una guerra globale non si deve ripetere“. Ai soldati ha detto che stanno combattendo “per la nostra gente nel Donbass e per la sicurezza della patria“. La Russia ha sempre voluto “un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la NATO non ci ha ascoltato“. La lettera Z, famigerato simbolo dell’aggressione e onnipresente al fronte in Ucraina, è rimasta praticamente assente dalla sfilata.

Michel Charles Odessa
Charles Michel (al centro) a Odessa il 9 maggio 2022

Raid a Odessa

A fronte di tutto questo la guerra in Ucraina non si ferma. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha dovuto ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa a Odessa. La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con il premier ucraino Denys Shmygal. Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico col presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina” ha scritto von der Leyen in un tweet. “Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno“.

Von Der Leyen

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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