Henry Cavill non è più “quell’uomo sfortunato di Hollywood”
L'attore ha messo da parte i rifiuti incassati agli esordi e ha proseguito sulla propria strada, raggiungendo grandi traguardi con "Superman" e "The Witcher"
Altro che “l’uomo più sfortunato di Hollywood“. Henry Cavill è la chiara dimostrazione che non bisogna mai fermarsi davanti alle porte chiuse, perché prima o poi spunterà il portone che condurrà verso la fine dell’arcobaleno, con tanto di pentola d’oro in cui sguazzare.
Il cinema ha avuto diversi Superman e uno degli ultimi ad aver indossato quel mantello rosso è Henry Cavill. L’attore, quarto di cinque fratelli, era pronto ad interpretare Clark Kent sin dagli inizi della sua carriera, ma quell’opportunità è arrivata soltanto dieci anni dopo grazie a Zack Snyder, che ha diretto L’uomo d’acciaio.
Ma ad oggi Henry Cavill è un nome che piace molto anche al pubblico di Netflix, poiché spesso associato a The Witcher. L’acclamata serie TV fantasy l’ha scelto come protagonista e le avventure di Geralt di Rivia dalle pagine del libro hanno preso vita anche sul piccolo schermo in streaming (dopo il successo raggiunto anche in campo videogame). E, nel mezzo, l’attore ha collezionato esperienze disparate tra TV e cinema. A breve reciterà anche in una commedia romantica, a dimostrazione del fatto che può accontentare un po’ tutti.
Henry Cavill, da Clark Kent a Geralt di Rivia
Ha debuttato nel film Montecristo, mentre poco dopo ha recitato in Hellraiser: Hellworld, Tristano e Isotta e Cappuccetto Rosso. Già nel 2004, Henry Cavill figurata tra i papabili per interpretare Superman, ma al suo posto è stato scelto Brandon Routh, che è poi stato presentato come protagonista di Superman Returns. A dirla tutta, Henry Cavill avrebbe anche potuto interpretare Edward Cullen nella saga di Twilight, ruolo poi andato a Robert Pattinson, poiché più credibile nella parte dell’eterno adolescente. Ennesimo rifiuto anche da parte della produzione di Casino Royale. Henry Cavill avrebbe potuto interpretare James Bond, ma è stato poi reputato troppo giovane e un filino paffutello per la parte.
Un rifiuto dopo l’altro hanno spinto i tabloid a ribattezzare Henry Cavill come lo “sfortunato uomo di Hollywood“. Ma quella perseveranza ha dato i suoi frutti. La popolarità iniziale è sbocciata con la serie TV The Tudors, dove ha interpretato Charles Brandon. E, dopo film come Stardust, Basta che funzioni, La fredda luce del giorno e Immortals, è arrivata la grande possibilità di indossare quel mantello rosso. La Warner Bros. l’ha voluto finalmente come Superman e, per quel ruolo, ha dovuto sottoporsi ad un durissimo allenamento fisico, tornato utile anche in futuro. Oltre a L’uomo d’acciaio e i relativi film corali con altri supereroi DC come Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League, Henry Cavill ha ottenuto una sorta di rivincita recitando in Mission: Impossible – Fallout al fianco di Tom Cruise.
Tra i suoi ultimi progetti vi è Enola Holmes, serie dedicata alla sorella minore di Sherlock Holmes interpretata da Millie Bobby Brown. L’esperienza in casa Netflix è risultata essere propizia per Henry Cavill, soprattutto quando è stato scelto come Geralt di Rivia. Il personaggio è nato dall’immaginazione di Andrzej Sapkowski. Tuttavia, nella serie TV, l’attore ha spiegato di aver dato il suo contributo alla realizzazione del personaggio. Secondo voci di corridoio, la terza stagione di The Witcher porterebbe il cast anche in Italia per girare alcune scene. Pronti alla caccia?