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Atletica, È ancora Marcell Jacobs il più veloce del mondo

Sofia Raffaeli è la prima italiana a vincere nel concorso generale di ginnastica ritmica nella World Cup

Marcell Jacobs è ancora l’uomo più veloce del mondo. È risceso in pista nella prima gara che contava dallo storico oro delle Olimpiadi di Pechino 2020 della scorsa estate e si è imposto nei 60 metri ai Mondiali in corso a Belgrado. Sofia Raffaeli è la prima italiana a vincere nel concorso generale di ginnastica ritmica nella World Cup.

Il re della velocità mondiale è ancora lui Marcell Jacobs: non importa se cambi la distanza – scendendo dai 100 metri, di cui è campione olimpico in carica, ai 60 – e passi indoor. Tre centesimi e mette in riga anche i due americani, Coleman e Bracy, che erano partiti meglio di lui. Niente da fare lui è più veloce: 6′ 41. Abbiamo atteso qualche istante perché il fotofinish decretasse il suo trionfo e gli assegnasse anche la medaglia d’oro dei Mondiali indoor di Belgrado.

Marcell Jacobs

Marcell Jacobs: oro mondiale e nuovo record europeo

In finale entra con il miglior tempo, già record italiano con 6′ 45, ma Marcell Jacobs deve recuperare una partenza peggiore dei rivali: i due velocisti statunitensi Christian Coleman e Marvin Bracy. Nella progressione – come potete vedere nel video sotto – non solo li riprende, ma al fotofinish li supera. Nuovo record europeo, – ça va sans dire anche italiano – di 6′ 41. Coleman alla fine viene regolato di soli tre millesimi e l’altro velocista a stelle e strisce a 6′ 44. Avvolto nel tricolore come a Pechino: resta il più veloce del mondo.

Per me era importante mostrare di essere il più forte quando più contava e sono contento di esserci riuscito, così come dimostrare che quanto avevo fatto alle Olimpiadi non era un caso ma il frutto di duro lavoro fatto negli anni” – ha spiegato a fine gara. “Questa gara non era la mia – ha proseguito – Sul traguardo mi sono buttato come non ho mai fatto. Ora non vedo l’ora di tornare a fare i cento metri. Un bel modo di passare la festa del papà”. Poi incoraggia il suo coach che attraversa un periodo difficile proprio per la salute del padre. Ora tornerà ad allenarsi in vista sia dei Mondiali di Eugene che degli Europei.

 

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Questa mattina poi dopo Jacobs, proprio come in quell’agosto da sogno dell’atletica azzurra, torna in pista anche Gianmarco Tamberi per la gara del salto in alto. Non nasconde di puntare a questo titolo mondiale indoor, che ha già vinto, alla prima gara dell’anno, con una sola seduta di tecnica. Un solo saltatore ha toccato i 2 metri e 36: il coreano Sanghyeok Woo. Primo salto oggi a Belgrado a 2,15. Salti che serviranno per lanciarsi alla conquista a breve dell’unico oro che ancora manca nella bacheca di Tamberi: quello Mondiale, in attesa dell’edizione prossima a Eugene.

Campione Olimpico Salto in alto

Dalla velocità di Jacobs alla ritmica di Raffaeli

Sofia Raffaeli ha vinto il concorso generale della World Cup di ginnastica ritmica ad Atene. Si tratta della prima tappa del circuito 2022 di Coppa del Mondo; e lei è la prima italiana a conquistare un oro individuale. L’atleta delle Fiamme Oro, appena 18enne, ha strappato punteggi impressionanti, scrivendo la storia della Federginnastica individuale nell’All Around.

Photo Credits: Simone Ferraro. Tratta dal sito della Federginnastica.it

 

Dopo aver chiuso la prima giornata di gara al primo posto della classifica, ha trionfato anche nelle clavette (31.550 punti) e nastro (26.700 punti) mettendo insieme il totale di 122.650. Ha regolato sia l’israeliana Daria Atamanov, medaglia d’argento, sul podio insieme alla connazionale Michelle Segal.

 

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Ettore Mastai

Redazione interna - Esteri, Economia, Arte, Sport

Giornalista professionista specializzato in politica estera ed economia. Si è laureato con lode nel 2007 con una tesi sulla rivoluzione Khomeinista. Negli anni dell'università ha coltivato la sua passione per la scrittura sportiva e per i temi del gambling. Per l'agenzia di stampa nazionale AGV News-Il Velino ha curato la sezione di Giochi e Scommesse e di Ippica e dintorni. Spesso si è occupato anche di politica nazionale in relazione ai suoi campi di azione giornalistica.

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