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Ucraina, Zelensky a Putin: “Ora la pace”. Ucciso un altro generale russo

Dopo l'adunata oceanica di Putin allo stadio di Mosca l'Ucraina rilancia: "Accordi o pagherete ancora di più il prezzo della guerra"

L’Ucraina entra nel suo 24° giorno di guerra a causa dell’invasione russa. E poche ore dopo l’adunata pro-Putin allo stadio di Mosca, davanti a oltre 100mila persone osannanti, il presidente ucraino Zelensky posta nella notte un videomessaggio che sa di ultimatum.

È tempo di colloqui di pace, senza indugio.” “Questa è l’unica possibilità per la Russia di ridurre i danni causati dai propri errori” dice Zelensky. “È tempo di incontrarsi, è tempo di parlare, è tempo di ripristinare l’integrità territoriale e la giustizia per l’Ucraina. Altrimenti, le perdite della Russia saranno tali che il Paese impiegherà diverse generazioni per riprendersi“. Poi, nell’annunciare che 180mila persone sono state salvate attraverso i corridoi umanitari ,7 dei quali proseguiti anche ieri 18 marzo, il presidente ucraino accusa Mosca. I russi avrebbero impedito la fornitura di aiuti alle città assediate “nella maggior parte delle aree” coinvolte.

Putin Show Mosca Ucraina
Vladimir Putin allo stadio di Mosca il 18 marzo

Russia: “Prima trattato con Ucraina

Poco prima, il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, aveva affermato che un incontro tra Zelensky e Putin non sarebbe stato possibile senza prima il testo di un trattato di pace. “Prima ancora di menzionare una riunione tra i due leader, le delegazioni di negoziatori devono preparare e concordare il testo di un trattato. Successivamente, il testo dovrebbe essere siglato dai ministri degli Esteri e approvato dai governi“. Poi si potrà parlare di una possibilità di incontro tra i due presidenti.

Mariupol Ucraina
La città ucraina di Mariupol sotto i bombardamenti

Mariupol, la città bramata da russi

Nel frattempo, nonostante una notte meno drammatica, perché le sirene anti-raid si sono udite meno del solito, bombardamenti e combattimenti imperversano adesso in tutta l’Ucraina. Soprattutto per la città portuale di Mariupol sul Mare d’Azov, che i russi bramano e assediano da giorni. L’esercito russo ha annunciato di essere riuscito ad entrare nel centro della città insieme alle truppe dell’autoproclamata repubblica separatista di Donetsk. La presa di Mariupol da parte dei russi rappresenterebbe dal loro punto di vista una svolta nella guerra. Consentirebbe infatti alla Russia di garantire la continuità territoriale tra le sue forze provenienti dalla Crimea annessa (al sud) e le truppe del Donbass (a est).

Ucraina Generale Russo Ucciso Mordvichev
Andrei Mordvichev: sarebbe il quinto generale russo ucciso dagli ucraini

Ma fra gli occupanti non si arrestano gravi perdite militari. L’esercito ucraino fa sapere via Facebook, secondo una citazione della Bbc, che in altro generale russo è caduto in battaglia. Si tratta del Andrei Mordvichev: sarebbe stato ucciso nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria. Mordichev era il comandante dell’Ottava Armata del distretto militare meridionale, riporta l’account Twitter del ministero della Difesa ucraino. Si tratterebbe del quinto generale russo ucciso dall’inizio della guerra.

Ucraina, salvati 130 dal teatro di Mariupol

Volodymyr Zelensky da parte sua ha confermato che 130 persone sono state finora salvate dal teatro bombardato di Mariupol e che lo operazioni di soccorso stanno proseguendo. Centinaia di civili avevano trovato rifugio nella struttura della città ucraina quando è stata bombardata tre giorni fa, il 16 marzo, ma al momento non si ha notizia certa di vittime. Tuttavia si suppone che nel teatro vi fossero oltre 1000 persone.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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