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Sassoli, da Draghi a von del Leyen la politica si inchina a “un grande europeo”

Sgomento e cordoglio in Italia e nella Ue per la scomparsa del Presidente dell'Europarlamento. Unanime il riconoscimento, anche dagli avversari

La notizia della morte di David Sassoli, 65 anni, Presidente del Parlamento europeo – l’unica istituzione della Ue i cui membri sono eletti dai cittadini – ha destato profondo sgomento nel mondo politico.

Draghi: “Sassoli, equilibrio e generosità”

Uomo delle istituzioni, profondo europeista, giornalista appassionato, Sassoli è stato simbolo di equilibrio, umanità, generosità” ha detto il premier Mario Draghi. “Queste doti gli sono state sempre riconosciute da tutti i colleghi, di ogni collocazione politica e di ogni Paese Ue. A testimonianza della sua straordinaria passione civile, capacità di ascolto, impegno costante al servizio dei cittadini. La sua prematura e improvvisa scomparsa lascia sgomenti. Alla moglie, Alessandra Vittorini, ai figli, Livia e Giulio, e a tutti i suoi cari, le condoglianze del governo e mie personali“.

Von der Leyen: “Un grande europeo

Sono profondamente rattristata dalla morte di un grande europeo e italiano. David Sassoli è stato un giornalista appassionato, uno straordinario Presidente del Parlamento europeo e soprattutto un caro amico“. Lo scrive in un tweet in italiano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. “I miei pensieri vanno alla sua famiglia. Riposa in pace, caro David“, aggiunge. “Triste e commosso per l’annuncio della morte di David Sassoli. Europeo sincero e appassionato, il suo calore umano, la sua generosità, la sua convivialità e il suo sorriso ci mancano già. Condoglianze sincere alla sua famiglia e alle persone a lui vicine”. Lo scrive sempre su Twitter il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel.

Sassoli Von Der Leyen
David Sassoli con Ursula von der Leyen. Foto Twitter @vonderleyen

Letta e Gentiloni: “Amico e leader

Le parole che non avrei mai voluto pronunciare. Per un amico unico, persona di straordinaria generosità, appassionato europeista. Per un uomo di visione e principi, teorizzati e praticati. Che cercheremo di portare avanti. Sapendo che non saremo all’altezza. #AddioDavid #Sassoli“, scrive su twitter il segretario del Pd Enrico Letta. “David Sassoli ci ha lasciato. Una notizia terribile per tutti noi in Italia e in Europa. Ricorderemo la tua figura di leader democratico e europeista. Eri un uomo limpido, generoso, allegro, popolare. Un abbraccio alla famiglia. Riposa in pace.” Così il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni.

Meloni: “Sassoli avversario leale

È mancato, nella notte, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. Una gran brava persona, un avversario leale, un uomo onesto. A nome del partito dei Conservatori e Riformisti europei e di Fratelli d’Italia esprimo sincere condoglianze alla sua famiglia e alla sua comunità politica“. Lo dichiara la presidente dei Conservatori europei (ECR Party) e di FdI, Giorgia Meloni.

Di Maio: “Amava il suo Paese

Un profondo dolore. Ciao David“. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, su Twitter. “Un uomo brillante, altruista, al servizio delle Istituzioni. Amava il suo Paese e credeva fortemente nei valori europei. La morte del presidente David Sassoli ci addolora profondamente. Un grande abbraccio alla sua famiglia“. Lo scrive su Facebook il ministro degli esteri Luigi Di Maio.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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