Natale è il momento dei regali, ma non per tutti; sono tante le realtà, sparse per il mondo e per il nostro Paese, in cui le condizioni sociali non garantiscano i beni di prima necessita, figurarsi la possibilità di un dono. Ma ricevere un pensiero speciale è sicuramente un gesto difficile da non apprezzare; ed è proprio per far sentire tutti ‘speciali’ e regalare un po’ di gioia a chi ha più bisogno, che nasce Scatole di Natale.

Le Scatole di Natale tornano a Roma

L’iniziativa nasce a Milano, ma ha contagiato velocemente anche altre città del nostro Paese; giunta fino a Roma con Le Scatole per i più Bisognosi Roma. Tra i punti di raccolta che si sono impegnati in quest’evento solidale anche lo Shamrock Pub Roma; proprio tra il Colosseo e Piazza Venezia, a due passi da Via Cavour e dietro i Fori Imperiali, il pub, dallo stile irlandese, ha deciso di aderire all’iniziativa e si è offerto di raccogliere tanti pacchi di Scatole di Natale che verranno presto donati alle comunità, ai centri accoglienza e a chiunque merita un gesto d’affetto e solidale.

L’idea di Scatole di Natale è giunta alla sua seconda edizione e s’ispira alla Boites de Noel; un’iniziativa nata in Francia alcuni anni fa. In Italia nasce a Milano grazie al progetto creato da Marion Pizzato che ha coinvolto presto diverse parti del Paese. Il principio si basa su un nuovo modo di fare beneficenza e offrire un bene di necessità, ma soprattutto una sorpresa e un sorriso alle persone che più ne hanno bisogno.

La solidarietà nei piccoli gesti

Scatole di Natale è un pensiero che scalda il cuore e che non richiede alcun sacrificio, se non un po’ di disponibilità e tanta solidarietà; basta seguire le poche ma fondamentali regole. Innanzitutto, il pacco regalo non deve superare la grandezza di una scatola per le scarpe; al suo interno dovranno esserci: un indumento caldo, qualcosa di goloso (ma ovviamente non ad alta deperibilità), un prodotto di bellezza e un gioco. Ogni Scatola di Natale va incarta proprio come un regalo, con la carta e il fiocco; inoltre, in base al contenuto, va indicato se i doni sono destinati a uomini, donne, ragazzi, ragazze, bimbo o bimba. Ma sarà il biglietto la cosa più gradita, dove con un disegno o con delle parole d’affetto si potrà riscaldare il cuore di chi lo riceve.

Sul sito dell’iniziativa sono indicati i luoghi e gli orari dei centri di raccolta sparsi per tutta la Capitale; chiunque, dunque, può compiere il suo gesto di solidarietà. Cappelli, sciarpe, guanti, cioccolati, biscotti, caramelle; ma anche spazzolini, rasoi, deodoranti, bagnoschiuma, riviste, libri, matite, carte da gioco. Insomma piccoli gesti che possono essere in grado di donare molta gioia. In un periodo segnato da una pandemia, che ha stretto all’angolo molti, prendersi cura, anche solo con piccoli gesti, di chiede aiuto è un atto che riempie il cuore sia di chi riceve amore, ma anche di chi lo dona. Dopo tutto, lo diceva anche Bob Marley: “Vivi per te stesso e vivrai invano; vivi per gli altri, e ritornerai a vivere“.

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