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Onorificenze al merito, i 33 eroi civili di Sergio Mattarella

Dall'immigrato che fa ritrovare 5mila euro perduti all'anziano che rinuncia al vaccino per donarlo alla mamma di un disabile

A 91 anni Giancarlo Dell’Amico sarà insignito il prossimo 29 novembre del titolo di commendatore. Così come altri 32 cittadini riceverà dal Presidente Sergio Mattarella l’onorificenza al Merito della Repubblica italiana. Dell’Amico ha rinunciato alla sua dose di vaccino anti Covid, rinviandone l’assunzione, per donarla a una mamma che la chiedeva con urgenza per poter assistere il figlio disabile.

Mattarella premia anche un ex portiere

Quella che Giancarlo Dell’Amico riceverà il 29 novembre è un’onorificenza che il Capo dello Stato assegna a coloro che si distinguono per atti benemeriti. Quest’anno Mattarella ha scelto persone come un immigrato somalo che ha trovato un portafoglio con 5mila euro e lo ha restituito al proprietario. O come una carabiniera che ha salvato una donna che stava per suicidarsi e le gemelle affette da una rara miopatia che hanno creato di una rete di sostegno per i pazienti affetti da malattie rare. Ma c’è anche la donna che legge favole scritte da lei ai bimbi ricoverati nei reparti oncologici, e l’ex portiere di Serie A, Astutillo Malgioglio, che da sempre dedica la sua vita ai disabili.

Storie semplici di grandi italiani

Si tratta di 33 belle storie di italiani ‘eroi civili’, generosi e solidali che Sergio Mattarella ha premiato con un’onorificenza motu proprio, le ultime del suo settennato al Quirinale. Donne e uomini di diverse età, nati nel nostro Paese o che in Italia hanno deciso di vivere. E che, nell’ultima annata caratterizzata dalla pandemia di Covid, senz’altro tra le più difficili della storia Repubblicana, si sono distinti. Persone comuni che hanno compiuto atti di quotidiano eroismo, ma anche di impegno nel campo della solidarietà, del volontariato, dell’inclusione sociale. E persino della cooperazione internazionale, della promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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