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Covid, verso l’obbligo vaccinale: “Ma per alcune categorie, come i 50enni”

Il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, riassume gli obiettivi del Governo: 90% di vaccinati e quindi revisione anche del Green Pass

Nelle scorse settimane ha fatto capolino nel dibattito pubblico, sebbene in modo sporadico, il tema dell’obbligo vaccinale generale anti Covid. Politici di diversi schieramenti lo hanno sempre indicato come “una extrema ratio“, qualcosa da mettere in atto solo se costretti.

Obbligo vaccinale? “Non è un tabù

Oggi 3 novembre, però, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha rilasciato a Radio anch’io dichiarazioni meno vaghe. “L’obbligo vaccinale per alcune categorie – ha detto – non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione. Ora affrontiamo queste settimane, vediamo quali saranno i dati delle vaccinazioni, dopodiché ci auguriamo che vi sia un senso di responsabilità che prevalga“. “Ciò che ci protegge è il vaccino e non il tampone – ha poi proseguito il sottosegretario Costa – Non è corretto che chi si è vaccinato debba sopportare misure restrittive a causa di una minoranza che non si è vaccinata.

L’obbligo e il timore dei contagi

Si comincia quindi a indicare, da un esponente del Governo, una strada da seguire. In Italia i contagi di Coronavirus sono in aumento, e calano le prime vaccinazioni. Si discute, inoltre, sul fatto che a un certo numero di mesi dalla seconda dose l’efficacia del siero si riduce sensibilmente, tanto da ventilare l’ipotesi di terza dose per tutti da gennaio. In questo contesto, esiste il rischio che il Governo intenda proseguire con le misure restrittive, quali il Green Pass. Oppure che introduca l’obbligo vaccinale per alcune categorie, quantomeno. Con lo scopo di accrescere la quota di italiani immunizzati. L’obbligo vaccinale potrebbe riguardare, ad esempio, chi ha più di 50 e più di 60 anni. Si tratta infatti di fasce d’età, ha spiegato Andrea Costa, “che comprendono molti concittadini che non si sono vaccinati e alcune categorie a stretto contatto con il pubblico“.

Pass, col 90% di vaccinati sarà rivisto

A parte il tema dell’obbligo vaccinale, a Radio Cusano Italia TV il Sottosegretario alla Salute è intervenuto sulla reintroduzione dell’obbligo di mascherina all’aperto. “A oggi – ha detto – questa non è un’ipotesi sul tavolo del Ministero. Confido che questo possa essere un Natale diverso da quello dello scorso anno. Molte scelte dipenderanno da quanti non vaccinati decideranno di vaccinarsi“. “L’obiettivo è quello di raggiungere il 90% dei vaccinati. A quel punto credo che si possano rivedere le misure restrittive, come l’utilizzo del Green Pass“. “L’obiettivo del Governo – ha dichiarato Costa – è fare in modo che nessun cittadino muoia più di Covid e che nessuno finisca più in terapia intensiva. Il 90% dei vaccinati crea queste condizioni. Mancano circa 2 milioni di cittadini.”

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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