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Sindaco di Roma: Raggi saluta, via libera a Gualtieri

Fra le priorità del nuovo primo cittadino creare più posti di lavoro e favorire l'innovazione tecnologica per il rilancio della capitale

Passaggio di consegne in Campidoglio a Roma fra la sindaca uscente Virginia Raggi (M5S) e il nuovo primo cittadino, Roberto Gualtieri (Pd). I due si sono affacciati insieme al balconcino dello studio del sindaco con vista Fori Imperiali. Poi Gualtieri si è riaffacciato da solo per salutare i fotografi. “I miei migliori auguri a Gualtieri – ha detto la sindaca Raggi – Fare il sindaco è il mestiere più bello e complesso. A livello umano e politico è un’esperienza piena. Io sono stata onorata di guidare per 5 anni questa città, la più bella del mondo. Consegno con grande senso delle istituzioni la città nelle mani del nuovo sindaco“.

Gualtieri e Raggi, colloquio sui dossier

Sono onorato finalmente di assumere questo ruolo cui dedicherò tutto mio il impegno e la mia passione” le prime parole del neo sindaco Gualtieri. Con la sindaca uscente “abbiamo parlato dei dossier più importanti e ora inizierà per me il lavoro. Ringrazio Raggi per il lavoro di questi anni e ora inizia fase per me intensa e appassionante“. Già nell’immediatezza della vittoria elettorale, lo scorso 18 ottobre, Roberto Gualtieri aveva indicato quali saranno le sue prime mosse da sindaco della capitale.

Gualtieri: “Patto con le forze economiche

Oggi inizia un lavoro di intensità per rilanciare Roma, farla funzionare meglio – aveva detto – e per farla crescere creando occupazione. Per farla diventare una città più inclusiva e vicina alle persone, campione dell’innovazione tecnologica. Io ce la metterò tutta per realizzare il nostro programma. Ora serve un patto con tutte le forze economiche della città per il rilancio di Roma nei prossimi anni. Sarà una grande stagione e sono convinto che la città ha tutte le risorse per farcela“. Prima di entrare nel merito del suo programma Gualtieri aveva reso omaggio ai suoi avversari politici. “Voglio ringraziare i miei avversari. Michetti, che ha contribuito a tenere il confronto sul terreno civile. Carlo Calenda, per il contributo importante di idee che ha portato, e Raggi per l’impegno profuso in questi anni.”

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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