NewsPoliticaPrimo piano

Clima e vaccini anti Covid, il monito di Mattarella: “È tempo di agire subito”

La Cop26 di Glasgow a novembre è uno "spartiacque" nella lotta ai cambiamenti climatici. Occorre dare sostegno all'Africa che ha ricevuto solo il 2% di dosi

Drastico richiamo sulla questione climatica da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che oggi 8 ottobre ha inaugurato i lavori della conferenza ministeriale Italia-Africa, a Roma. “Non è più tempo di ambiguità e distinguo, è ora di agire subito. – ha detto il Capo dello Stato – Bisogna garantire il massimo sforzo per raggiungere e superare gli obiettivi delle riduzioni previste. La prossima Cop26 sarà uno spartiacque e ne dobbiamo essere consapevoli. Non è ammesso distrarsi“. La Cop26 è la prossima Conferenza delle Nazioni Unite per i coordinamento mondiale degli interventi di lotta ai cambiamenti del clima. Si svolgerà a Glasgow, in Scozia, nelle prime due settimane di novembre.

Mattarella: “In Africa solo il 2% dei vaccini

Il continente africano deve far sentire alta la sua voce – ha insistito MattarellaLa produzione di energia pulita e la sua distribuzione sono fondamentali per l’Africa“. Ma il Presidente è intervenuto anche sul problema delle vaccinazioni contro il Coronavirus. Il cosiddetto continente nero “ha avuto solo il 2% dei vaccini– ha dichiarato – c’è un problema di equa distribuzione che va risolto subito. La vera risposta è stimolare l’industria farmaceutica africana. In questo senso l’Europa ha deciso di investire un miliardo di euro, e l’Italia lo sostiene, per stimolare il vaccino africano. Perché nessuno ne sarà fuori se non ne saremo tutti fuori“.

Clima, il corteo di Milano

L’evento odierno di Roma arriva una settimana dopo che venerdì 1 ottobre, a Milano, si è svolta la conferenza Youth4Climate, nell’ambito della PreCop26. “Non staremo zitti ma continueremo a scioperare dando voce a chi non ha voce. Più parliamo più diventiamo forti“ aveva detto l’attivista ugandese per la “giustizia climatica Vanessa Nakate, 24 anni. Per le strade del capoluogo lombardo avevano sfilato migliaia di ragazzi al fianco di Greta Thunberg. “I ministri del mondo – aveva detto la leader svedese – riuniti qui a Milano pensano di avere la soluzione con i loro blablabla. Noi siamo stanchi di questo, la speranza siamo noi“. Poco prima dell’inizio del corteo la Thunberg, insieme a una ventina di attivisti tra cui Nakate, si era seduta in cerchio per terra. Video, foto e slogan come “we want climate justice“, vogliamo la giustizia climatica, erano stati scanditi in coro.

LEGGI ANCHE: Cop26, l’appello di Papa Francesco per arginare la crisi climatica “Stop emissioni”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio