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Merkel in Italia, passa il testimone a Draghi. Pranzo col premier e colloquio col Papa

La cancelliera uscente, leader carismatica dei democristiani tedeschi, parteciperà nel pomeriggio alla preghiera per la pace promossa dalla comunità di Sant'Egidio che coinvolgerà leader di tutto il mondo e di varie religioni

AGGIORNAMENTO ORE 15:25 – “Forse sarà il nostro ultimo incontro bilaterale, mi fa molto piacere essere qui. In pochi mesi di collaborazione si è creata una collaborazione molto stretta“. Lo ha detto la cancelleria Angela Merkel in una conferenza stampa a Palazzo Chigi con il premier Mario Draghi. “Anche quando era alla Banca centrale abbiamo collaborato e Draghi è stato un garante dell’euro“, ha sottolineato. “Il mio amore per l’Italia continuerà, farò un soggiorno a Roma, tornerò in Italia in altre vesti“. La visita d’addio da cancelliera era iniziata stamane in Vaticano. “È stato un grande onore e una gioia incontrare in udienza privata papa Francesco, che rivedrò questo pomeriggio a Sant’Egidio. Abbiamo avuto scambi sui problemi della Chiesa, ma anche sulle sfide politiche, come quelle dell’Unione europea“.

Non è solo un tour d’addio alla politica attiva dopo 16 anni di potere al vertice della Germania. La giornata italiana di Angela Merkel, oggi 7 ottobre, è considerata da molti un passaggio di testimone a Mario Draghi per la leadership in Europa. Coincidenza (?) vuole che ciò accada nel giorno del 69° compleanno del Presidente russo Vladimir Putin.

Merkel e “un’Italia forte

La cancelliera uscente incontrerà Papa Francesco e poi, riporta l’agenzia di stampa Agi, pranzerà riservatamente con il Presidente del Consiglio italiano in una ristorante al centro di Roma. Prima, però, sarà ricevuta con tutti gli onori a Palazzo Chigi e terrà una conferenza stampa congiunta al fianco dell’ex Governatore della Bce. “Penso che abbiamo bisogno di un’Italia economicamente forte – ha dichiarato la cancelliera prima della visita – e Mario Draghi ha già fatto passi importanti per raggiungere questo obiettivo“. Sulle sfide che attendono i due Paesi – dalla Libia all’Afghanistan – c’è comunanza di vedute. Merkel ha ricordato quando Draghi era alla guida della Banca centrale europea. E “ha compiuto passi importanti per salvare l’euro“. Ora – ha aggiunto – ha “un ruolo completamente diverso” con un governo “molto inclusivo“.

Preghiera per la pace coi leader di 40 paesi

Nel pomeriggio di oggi Mutti (mamma), come è soprannominata in Germania parteciperà alla preghiera per la pace al Colosseo. Un evento nell’ambito dell’incontro internazionale Popoli fratelli, terra futura, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio a Roma. Vi prendono parte leader delle grandi religioni mondiali e rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni, provenienti da 40 Paesi. Oltre ad Angela Merkel e Mario Draghi, saranno presenti a fianco di Papa Francesco numerose personalità. Tra loro il fondatore di Sant’Egidio Andrea Riccardi, il Grande Imam di Al Ahzar, Ahmad Al-Tayyeb, il patriarca di tutti gli armeni, Karekine II. Ma anche il consigliere speciale del Segretario generale Onu, Jeffrey Sachs, il ministro degli Esteri della Tanzania, Liberata Mulamula, e la presidente dello Hindu Forum of Europe, Lakshmi Vyas.

Merkel, il marito accademico a Torino

In Italia, dove ha più volte trascorso le sue vacanze, da Ischia all’Alto Adige, Angela Merkel potrebbe tornare presto da privata cittadina. Il motivo è semplice: il marito, il chimico 72enne Joachim Sauer, farà parte dell’Accademia delle Scienze di Torino come membro internazionale. E per la cancelliera, che ha detto di volere adesso riposarsi un po’, potrebbe essere l’occasione per tornare più spesso nel nostro Paese.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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