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Elezioni in Germania, sfida all’ultimo voto. Ma ‘Mutti’ non uscirà subito di scena

Olaf Scholz resta favorito per il cancellierato sebbene la Cdu abbia recuperato terreno. Dopo 16 anni di potere Angela Merkel lascerà ma forse non subito: potrebbero servire mesi prima di definire il nome del capo del Governo e la maggioranza che dovrà sostenerlo

Elezioni in Germania: le operazioni di voto sono cominciate questa mattina, 26 settembre, alle 8 ora italiana e termineranno alle 18. I tedeschi hanno solo 10 ore di tempo per cambiare il destino della Repubblica federale nel dopo-Merkel.

Germania, l’appello di Merkel

Un nome che è uno spartiacque: la cancelliera Angela Merkel (prima da sinistra nella foto), ininterrottamente rieletta per 16 anni, lascia e vorrebbe passare il testimone al nuovo leader Cdu Armin Laschet (primo da destra nella foto). È tutt’altro che scontato, però, che il successore alla guida della Cdu della donna più potente d’Europa riesca a diventare cancelliere. “C’è in ballo c’è la stabilità della Germania. E non è indifferente chi governerà“, ha scandito ancora nelle ultime ore Mutti (mamma) come i tedeschi hanno soprannominato la cancelliera uscente. “Dite alle persone che incontrate: ‘ne va del tuo futuro, ne va dei tuoi bambini, ne va dei tuoi genitori” è l’appello dai toni drammatici di Merkel.

Una sfida all’ultimo voto

Malgrado un recupero in extremis, stando ai sondaggi, la Cdu potrebbe uscire sconfitta dalle urne. Olaf Scholz (secondo da sinistra nella foto), il capo della Spd, la Socialdemocrazia tedesca, e ministro delle Finanze del Governo Merkel, resta ancora in vantaggio. Sarà una sfida all’ultimo voto. Anche perché non sembra che la potenziale sorpresa di queste elezioni, la candidata dei Verdi Annalena Baerbock (seconda da destra nella foto), abbia davvero chances di essere incoronata. Stando all’ultimo sondaggio Forsa (di venerdì), i socialdemocratici di Olaf Scholz sono in vantaggio con il 25% mentre l’Unione sarebbe al 22%, i Verdi al 17%, i liberali al 12%, l’ultradestra di Afd al 10% e la Linke al 6%. Un rilevamento dell’Allensbach ha invece annunciato un testa a testa all’ultimo voto fra Scholz e Laschet.

Germania ancora alla Merkel?

Ma il punto vero è un altro. Il risultato delle urne potrebbe non essere affatto decisivo. Per avere un nuovo Governo – e perfino chiarezza su chi sarà il cancelliere – ci vorrà tempo. Sarà un’uscita di scena graduale quella di Angela Merkel, la Bundeskanzlerin, che ha già pronto il calendario delle prossime missioni internazionali. È probabile che debba governare ancora diversi mesi. Ormai lontani dal sogno della cancelleria – salvo improbabili rimonte dell’ultim’ora – gli ecologisti avranno comunque un peso decisivo nei prossimi mesi. E ci si può attendere anche un braccio di ferro coi liberali. “Tutti vedono nell’Fdp l’ago della bilancia delle prossime consultazioni – ha osservato il notista politico Heiner Bremerma molto dipenderà anche dai Verdi“.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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