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Tennis, “Laver Cup”: si parte il 24 settembre. Berrettini convocato da Borg nel “Team Europe”

Per la prima volta senza le tre leggende: Djokovic, Nadal e Federer. Ma lo svizzero annuncia di puntare all'edizione 2022

Manca pochissimo ad uno degli appuntamenti più amati della stagione del tennis: la Laver Cup. Si disputerà dal 24 al 26 settembre al TD Garden di Boston. Si resta dunque negli USA dopo l’ultimo major a Flashing Meadows, con tanta attesa anche se si tratta solo della quarta edizione di questo specialissimo torneo – la scorsa è saltata a causa della pandemia da Covid – che vede il Team Europe in campo contro il Team Rest of the World.

Una parentesi speciale per la stagione tennistica perché è dedicata alla più grande leggenda della racchetta: Rod Laver, l’ultimo tennista vivente capace di realizzare il Grande Slam nell’anno solare. Nasce come manifestazione itinerante per portare il tennis dove non si disputano tornei importanti del circuito in alternanza tra Europa e Stati Uniti. E’ organizzata con il supporto di Tennis Australia e della federazione statunitense USTA.
Quest’anno per la prima volta non ci sarà nessun dei Big 3; tutti fermi ai box. Novak Djokovic per ricaricarsi dopo la sconfitta allo US Open, Nadal e Federer per i noti acciacchi. Fa notizia soprattutto l’assenza di Roger – anche se non si esclude si presenti last minute come spettatore –  che può considerarsi con la sua agenzia di management Team 8 tra gli ideatori e fondatori della manifestazione.

Team Europe: i convocati del capitano Borg. La prima volta di Matteo Berrettini alla Laver Cup

Sempre vittorioso ad oggi, come mostrano le foto, il Team Europe è capitanato da un’altra leggenda della racchetta, Björn Borg coadiuvato dal vicecapitano: Thomas Enqvist. Al netto degli assenti schiera praticamente tutti top-ten e si candida a spazzare via il team avversario. Questi i convocati:

  • DANIIL MEDVEDEV – Russia – N.2 del ranking: fresco vincitore del primo slam negli USA.
  • STEFANOS TSITSIPAS – Grecia – N.3 del ranking: nell’ultima edizione vinse in singolare e perse in doppio sia in coppia con Federer che con Nadal.
  • ALEXANDER ZVEREV – Germania – N.4 del ranking: fresco Campione olimpico a Tokio 2020.
  • ANDREY RUBLEV – Russia – N.5 del ranking: alla prima partecipazione in Laver Cup.
  • MATTEO BERRETTINI – Italia – N.7 del ranking: protagonista di una stagione strepitosa fino a qui – nonostante gli infortuni – il nostro n. 1 prende virtualmente il posto di Fabio Fognini.
  • CASPER RUUD – Norvegia – N.10 del ranking: anche lui all’esordio nella competizione.

Nel ruolo di alternate Feliciano Lopez, grande interprete delle superfici veloci e veterano per il Team Europe.

 

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TEAM REST OF THE WORLD: le scelte dei “terribili” fratelli McEnroe

Il Team Rest of The World sarà anche svantaggiato – non ha neppure un top-ten – sul campo, ma in panchina ha il rivale dell’altro capitano, la sintesi del litigio e della classe infinita nel mondo del tennis: John McEnroe, che come se un solo McEnroe non bastasse, ha scelto come vicecapitano, suo fratello Patrick, con cui ha dominato in doppio sia nel circuito che in Davis. Questi i suoi convocati:

  • FELIX AUGER-ALIASSIME – Canada – N.11 del ranking: uno dei giocatori più attesi all’esordio.
  • DENIS SHAPOVALOV – Canada – N.12 del ranking: è alla terza Laver Cup, ma deve ancora vincere un match.
  • DIEGO SCHWARTZMAN – Argentina – N.15 del ranking: ha perso contro Goffin l’unico match giocato in Laver Cup nel 2018.
  • REILLY OPELKA – USA – N.19 del ranking: sarà l’arma impropria del team forte di quel servizio che parte dai 2 metri e 11 centimetri di altezza.
  • JOHN ISNER – USA – N.22 del ranking: è il veterano della truppa a disposizione del capitano e in Laver Cup record di 2-4 in singolare, ma soprattutto 3-0 in doppio, il suo terreno preferito.
  • NICK KYRGIOS – Australia – N. 95 del ranking: praticamente è quasi fuori dai top-100 incredibile per un giocatore del suo talento. Qui ritrova un tennista come McEnroe che è forse l’unico a capire il genio e sregolatezza per davvero. La Laver Cup gli piace, non foss’altro perché è australiana. Fino ad oggi le statistiche recitano: 1-3 in singolare, 3-0 in doppio.

Federer: “Vorrei giocare la Laver Cup 2022 a Londra

E poi c’è il convitato di pietra, Roger Federer. Colui che ha voluto questo torneo come tributo al suo mito Laver, che sta combattendo da due anni la sua guerra personale agli acciacchi e al tempo che corre. “Vorrei giocare la Laver Cup 2022a Londra, spero di poter essere in campo lì“. Non ne vuole proprio sapere di arrendersi dunque, nonostante la terza operazione di seguito al ginocchio destro in meno di due anni.

Lo dichiara ad una radio svizzera Srfsport spiegando: “Sto molto bene, il peggio mi sembra ormai alle spalle. Quando torni da un infortunio, ogni giorno è un giorno migliore. Spero di poter tornare presto ad allenarmi, serve ancora un po’ di pazienza“. E come non averne, soprattutto per tutti quei tifosi e appassionati a cui se chiedi di chiudere gli occhi e pronunci la parola tennis; pensano solo a Roger!

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Angela Oliva

Direttore Responsabile
Pugliese di nascita, muove le sue prime esperienze giornalistiche tra Palio, Sport e Cronaca bianca a Siena durante il periodo universitario divenendo pubblicista subito dopo la laurea con lode in Scienze della Comunicazione. Con il trasferimento a Roma inizia il praticantato che la porterà a diventare professionista nel 2008. Si è occupata di gambling, dipendenze, politica estera (ha una seconda laurea sempre con lode in Scienze internazionali e diplomatiche), ippica, economia. Ha collaborato con giornali, TV (Telenorba), l'agenzia di stampa nazionale Il Velino-AGVNews e con diverse realtà specializzate. Diverse le esperienze in agenzie come account ed advisor del settore bancario, di associazioni di categoria, di comunicazione pubblica, turismo, trasporti, cybersecurity, compliance & risk management, telecomunicazioni, 5G e di gaming.
In parallelo si è occupata di Comunicazione strategica e Marketing come manager in azienda - trasferendosi a Rimini - assumendo spesso anche la responsabilità delle Relazioni esterne. Ha approfondito, con due diversi master, anche i temi della Corporate Social Responsibilty e della Sostenibilità.

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