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Covid: Putin in isolamento, solo il 19% dei russi è immunizzato. Germania: “Chi non si vaccina paghi”

Il presidente russo in quarantena preventiva dopo la positività di alcuni suoi collaboratori. Il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, minaccia conseguenze economiche per coloro che non assumeranno il siero anti Coronavirus

Quarantena volontaria per il presidente della Russia, Vladimir Putin, riferiscono le agenzie di stampa citando fonti ufficiali del Cremlino. Fra i membri del suo entourage si sono verificati casi di positività al Coronavirus, così lo ‘zar’ ha deciso di entrare in autoisolamento nella speranza di non risultare contagiato. Per questa ragione Putin parteciperà da remoto ai summit internazionali in programma nei prossimi giorni. L’evoluzione della pandemia in Russia è tutt’altro che positiva. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 17.837 nuovi casi di Coronavirus e 781 vittime.

Russia, ‘immune’ al Covid solo il 19,7%

Tutto questo dopo che, in agosto, ha compiuto un anno lo Sputnik V, il primo vaccino contro il Covid-19 a essere stato presentato al mondo. Mosca aveva battuto tutti sul tempo. Ma ora deve registrare il fallimento sostanziale di quel prodotto farmaceutico. Secondo il sito indipendente Gogov, citato da Avvenire, soltanto il 19,7% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale. Oltre allo Sputnik V in Russia ci sono altri due vaccini autoctoni in commercio e altri 20 allo studio ma la popolazione sarebbe piuttosto diffidente. Ciò spiegherebbe, almeno in parte, la riluttanza a vaccinarsi.

Germania, il Governo contro i No Vax

Se Mosca piange Berlino non ride. Jens Spahn, ministro della Salute, intervistato dall’emittente radio-televisiva Wdr, è andato giù duro contro i No Vax. Per lui, infatti, chi non si vaccina contro il Coronavirus dovrà affrontarne le conseguenze economiche della questione. Secondo il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung il ministro non si riferisce solo ai test anti Covid, che diventeranno a pagamento a partire dall’11 ottobre, ma al mancato guadagno di coloro che sono costretti alla quarantena a causa del comportamento di altri. “Il 95% dei pazienti in terapia intensiva per Coronavirus non è vaccinato” ha detto Spahn, puntando il dito contro coloro che non intendono assumere il siero.

Covid, solo il 62% è vaccinato

In Germania, come in Italia, non c’è l’obbligo di vaccinazione. Differentemente dal nostro Paese, però, i tedeschi che hanno completato il ciclo vaccinale sono pari al 62,2% (gli italiani sono quasi il 74,2%). Già lo scorso agosto la cancelliera Angela Merkel, al termine dell’incontro con i governatori degli Stati federali tedeschi, aveva avvisato tutti. E aveva affermato che “in Germania termineranno i test gratuiti per il Covid-19 a partire dall’11 ottobre“. Alla base della decisione il fatto che “ora possiamo offrire vaccini in modo completo a tutti i cittadini”. La misura fra poco entrerà in vigore, con lo scopo di spingere la popolazione a vaccinarsi. Ne consegue che i cittadini non vaccinati che hanno bisogno di un test dovranno pagare sempre e comunque.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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