Il piano London Bridge è stato ideato anni fa per garantire la sicurezza e la perfetta organizzazione in occasione della morte della regina Elisabetta. Secondo nuove indiscrezioni include il blackout dei social media, oltre ad una serie di accorgimenti che aiuteranno il passaggio dal regno di Elisabetta II a quello di Carlo, primo in linea di successione al trono. La Sovrana, lo ricordiamo, ha compiuto 95 anni lo scorso 21 aprile, è diventata erede al trono nel 1936. Diventa regina all’età di venticinque anni, alla morte del padre, il 6 febbraio 1952, venendo poi incoronata il 2 giugno 1953. Da allora regna sulla Gran Bretagna, l’Irlanda del Nord e gli altri reami del Commonwealth.
Ecco tutti i nuovi dettagli emersi di recente.

Ansia per il London Bridge il piano per “gestire” la notizia della morte della regina Elisabetta

“London Bridge is down” con queste parole sarà annunciata un giorno la morte della regina Elisabetta. Prima al primo ministro inglese, informato da un funzionario pubblico, e poi al resto del mondo tramite un breve comunicato sul profilo PA Media. Tutti i dettagli dell’operazione, che sono stati rivelati per la prima volta nel Guardian Long Read nel 2017 e ora sono stati divulgati per intero. Data la situazione attuale si vocifera che ci siano grandi preoccupazioni per la portata delle disposizioni per il funerale e ansie da parte del governo sul fatto che il Regno Unito abbia le risorse per eseguirle.

Previsto un blackout dei social media

Come riportato nelle ultime ore dal The Guardian, i nuovi dettagli sul London Bridge includono un blackout totale dei social. Le operazioni di sicurezza previste dal governo del Regno Unito per gestire le conseguenze immediatamente successive alla morte della regina Elisabetta includono il blackout dei social media e il divieto di retweet.

La strategia sui social media gioca un ruolo di primo piano. Il piano, infatti, comprende le disposizioni per cambiare il sito web della Famiglia Reale in una pagina nera con una breve dichiarazione che conferma la morte della regina. Il sito web gov.uk e tutte le pagine dei social media governativi mostreranno uno striscione nero. I contenuti non urgenti non verranno pubblicati e i retweet verranno banditi a meno che non siano autorizzati dal capo delle comunicazioni del governo.

Il giorno dell’annuncio e la preparazione al funerale

Gli uffici del governo di ogni ordine e grado sono stati istruiti per porre le bandiere a mezz’asta entro 10 minuti dall’annuncio. Il principe Carlo si rivolgerà alla nazione il giorno della sua morte, mentre il primo ministro sarà il primo membro del governo a rilasciare una dichiarazione. La regina sarà sepolta 10 giorni dopo la sua morte; il principe Carlo nella veste di nuovo re si imbarcherà in un tour del Regno Unito, che dovrà essere completato prima che si tenga la sepoltura. La bara sarà esposta per tre giorni presso le Houses of Parliament, per l’omaggio delle autorità, come per le centinaia di migliaia di persone che si recheranno a Londra per rendere omaggio ad Elisabetta II (con un impatto logistico non indifferente).

Il giorno della cerimonia funebre sarà indetto il lutto nazionale, (anche se senza obbligo di riposo per i lavoratori). Il funerale si svolgerà nell’Abbazia di Westminster e a mezzogiorno si terrà un silenzio di due minuti in tutto il Regno Unito. Un servizio funebre si terrà presso la St George’s Chapel, che si trova all’interno del Castello di Windsor, dove la regina sarà sepolta nella King George VI Memorial Chapel.

 

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