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Cresce il caos in Afghanistan, crisi umanitaria a Kabul. La resistenza antitalebana: “Pronti a combattere”

Fanno il giro del mondo del immagini del console italiano Tommaso Claudi all'aeroporto di Kabul mentre porta in salvo un bambino

Le forze afghane della resistenza contro i talebani si stanno organizzando. E possono contare su “migliaia di persone” pronte a combattere. Lo ha detto alla Bbc Ali Nazary, capo delle relazioni estere per il Fronte di resistenza nazionale dell’Afghanistan (Nrf) che fa capo a Ahmad Massoud. È anche così che, in una parte almeno del paese, la popolazione ostile ai nuovi signori dell’Afghanistan prova a reagire. Nazary ha detto che il suo gruppo ha “migliaia di forze pronte per la resistenza“, ma vuole prima portare avanti negoziati pacifici.

Massoud: “Non accetteremo aggressioni

Se falliscono, non accetteremo alcun tipo di aggressione“, ha detto. I talebani affermano però di aver circondato e assediato la roccaforte del gruppo di Massoud, nella Valle del Panshir. Anche esponenti della resistenza hanno detto che i talebani stanno avanzando nella regione. La Valle del Panshir, dove si è trincerato Ahmad Massoud, figlio del ‘Leone del Panjshir’ Ahmad Shah Massoud, sarebbe quindi “assediata“. Tuttavia i talebani stanno negoziando con le forze dell’Alleanza del Nord “per trovare una soluzione pacifica”. Lo sostiene il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid. E stanno facendo il giro del mondo le immagini dei ragazzini armati nella Valle con i fucili e le bandiere dell’Alleanza antitalebana.

Afghanistan, il console nella calca di Kabul

A Kabul proseguono senza sosta le operazioni di evacuazione, da parte delle forze Nato, dei cittadini occidentali e afghani che hanno lavorato in aziende, ambasciate e ong. La minaccia dei talebani è pesante. “Se gli Stati Uniti o la Gran Bretagna cercheranno di guadagnare tempo per continuare le evacuazioni dall’Afghanistan ci saranno delle conseguenze” hanno dichiarato. “Il presidente Biden ha annunciato che il 31 agosto avrebbe ritirato tutte le truppe americane“. Se “l’intenzione è continuare ad occupare” l’Afghanistan “si romperà la fiducia e ci sarà una reazione“. A fronte di tutto questo non si ferma neppure il console italiano a Kabul, Tommaso Claudi, 31 anni il prossimo 30 agosto. Nelle immagini che vedete in alto, postate sui social dalla Farnesina, Claudi porta in salvo un bambino affidatogli dai familiari nella calca di fronte all’aeroporto.

Morti e frustate a chi porta i jeans

La situazione in città è sempre più drammatica. L’altro giorno uno scontro a fuoco tra le forze di sicurezza afghane e un gruppo di assalitori è scoppiato all’ingresso nord dell’aeroporto di Kabul. Un soldato afghano rimasto ucciso, tre i feriti. Nello scontro sono state coinvolte anche truppe della Germania e degli Stati Uniti che sono rimaste illese. Alcuni giovani afghani hanno denunciato di essere stati frustati dai talebani perché indossavano i jeans. In un post pubblicato su Facebook e riportato dal quotidiano britannico Daily Telegraph, un ragazzo afghano ha raccontato che stava camminando con i suoi amici a Kabul quando sono stati fermati da alcuni talebani che li hanno accusati di “non rispettare l’Islam“. Due sono riusciti a scappare ma gli altri sono stati picchiati, frustati sul collo e minacciati con una pistola.

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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