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Germania, piogge torrenziali e alluvioni: decine di vittime e dispersi

Case spazzate via dalle piene dei fiumi, persone sui tetti in attesa dei soccorsi: in ginocchio le regioni occidentali del paese. Angela Merkel: "Sono sconvolta dalla catastrofe"

AGGIORNAMENTO Ore 15:30 – È salito ad almeno 42 morti, e sono decine i dispersi, il bilancio del maltempo per le alluvioni che hanno colpito la Germania. Sarebbero almeno 200mila le persone rimaste prive di elettricità nelle abitazioni. Particolarmente colpito è il distretto di Bad Neuenahr Ahrweiler, nella Renania Palatinato, dove si registrano 18 vittime. Mentre la polizia di Colonia parla di 20 morti nella zona a sud della città della Vestfalia, a Euskirchen. La cancelliera Angela Merkel si è detta “sconvolta per la catastrofe“. “Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime delle devastanti inondazioni in Belgio, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi e a coloro che hanno perso la loro casa. L’Unione europea è pronta ad aiutare“. Lo scrive su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

 

Violenti nubifragi e inondazioni stanno infatti mettendo in ginocchio vaste aree della Germania occidentale. A rendere noti i primi dati della tragedia è stata la polizia. Molte delle persone disperse si troverebbero sui tetti delle case. Parecchie abitazioni sono state travolte dal fiume in piena nel comune di Schuld, nella Renania Palatinato, ha detto un portavoce della polizia di Colonia. Fra le vittime accertate al momento, 2 erano vigili del fuoco, riporta su Twitter la giornalista Jeanne Perego Schimpke.

Scuole chiuse

In particolare, le acque hanno trascinato via sei case della località di Schuld. Le scuole restano chiuse in diversi punti, riportano i media locali. Particolarmente colpita anche la località di Hagen, dove ieri 14 luglio l’enorme quantità di acqua ha riempito decine e decine di scantinati, i tipici ‘keller’ delle abitazioni tedesche. I vigili del fuoco hanno dovuto salvare diversi conducenti di auto. Piogge e inondazioni, infatti, hanno sorpreso non poche persone a bordo dei propri veicoli in strada. Qualcuno è rimasto bloccato nei sottopassaggi stradali allagati dai nubifragi e dalle grandinate. Ma le alluvioni di questi giorni hanno devastato anche altre parti dell’Europa occidentale e centrale. Olanda, Belgio e Svizzera sono fra i paesi più colpiti assieme alla Germania.

“Effetto del clima”

Gli effetti della catastrofe climatica sono già qui“, ha detto perentoria, all’emittente NTV, Katrin Goering-Eckardt, parlamentare dei Verdi, già vicepresidente del Bundestag e presidente del Sinodo della Chiesa Evangelica. Le affermazioni dei Grünen pesano sempre di più in Germania. Il paese si prepara a lasciare definitivamente l’era profondamente segnata dalla cancelliera uscente Angela Merkel, ininterrottamente al potere da 16 anni. E, con le prossime elezioni politiche di domenica 26 settembre, ci si attende una svolta storica. Merkel, infatti, ha da tempo reso noto che non si ricandiderà al cancellierato, ma non è detto che la sua Cdu (la Democrazia cristiana tedesca) riesca ancora a prevalere. Al momento i sondaggi più accreditati danno proprio i Verdi in testa alle intenzioni di voto, con la leader Annalena Baerbock possibile nuova cancelliera.

Negli Usa più morti per il caldo

I cambiamenti climatici e i loro effetti devastanti sulla Terra sono del resto sempre più al centro dell’agenda politica, e non soltanto in Germania. Dall’altra parte dell’oceano l’amministrazione Biden è costretta a fare i conti con incendi molto estesi e ondate di calore fino a 50 gradi che stanno mettendo in ginocchio la costa ovest degli Stati Uniti. Il mese scorso le autorità dell’Arizona hanno rinvenuto i corpi di 43 migranti nelle zone desertiche e montagnose dello Stato, vicino al confine con il Messico. Si tratta di persone decedute quasi certamente a causa del caldo record degli ultimi tempi. In Texas si registra lo stesso fenomeno. Secondo il dipartimento dello sceriffo della Contea di Brooks, nei primi cinque mesi di quest’anno i migranti morti sono stati 36, un bilancio superiore a quello segnato nell’intero 2020.

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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