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Euro 2020, Italia vola in finale battendo ai rigori la Spagna 5 a 3. Decisivo Jorginho

A Wembley 11 mila tifosi italiani spingono gli Azzurri. Nel riscaldamento l'omaggio commosso a Raffaella Carrà

L’Italia di Roberto Mancini domenica prossima disputerà la finale di Euro 2020. La vittoria arriva ai rigori con una Spagna che a tratti ha giocato meglio di noi, ma forse con meno voglia di vincere degli Azzurri. 120 minuti di una semifinale che, fatta eccezione per l’accelerazione furbesca al 60′ dove Chiesa controlla un rimpallo in area e gela Unai Simon, ci ha visto resistere, stringere i denti, sopportate la superiorità iberica a centrocampo, i tagli continui al centro. La situazione non si sblocca nonostante le 16 occasioni da gol spagnole contro le 7 degli Azzurri. Ai rigori la Spagna sbaglia di più, anche con Olmo, forse il migliore tra le furie rosse, e Morata. Al quinto rigore Jorginho decide e ci porta a Wembley per una finale che attendiamo da troppi anni.
L’omaggio a Raffaella Carrà durante il riscaldamento pre partita ha regalato la giusta grinta ai nostri ragazzi.

Euro 2020

Le parole a fine gara: Mancini e Chiesa

Il ct della Nazionale arriva ai microfoni già con il pensiero della finale e giudica così il suo gruppo: “Credevo nei giocatori che avevamoSiamo felici di aver dato delle serate felici queste sere agli italiani, ma ne manca ancora una. Dobbiamo recuperare, perché è stata un partita durissima“.
Felice e commosso il Migliore in campo UEFA, Federico Chiesa che vuole dedicare la vittoria a Spinazzola: “Lui ha sempre meritato questo riconoscimento più di me. Abbiamo giocato per lui” e racconta di Insigne che porta a fine gara la maglia del giocatore infortunatosi nell’ultima gara su cui hanno cantato il coro finale: “Olè olè Spina, Spina“.

La cronaca dei tempi regolamentari: 1 – 1

Al 3′ palo di Barella servito da Emerson, ma è in fuorigioco. La Spagna anestetizza il gioco con passaggi precisi e si impossessa del centrocampo e partono le azioni: all’11 Oyarzabal sbaglia a pochi metri da Donnarumma; al 13′ Ferran Torres dal limite tira fuori dallo specchio della porta.
L’Italia al 19′ ci prova in contropiede con Barella su assist di Immobile. Ma è solo una fiammata nella tela spagnola intessuta da un Olmo, onnipresente, che al 23′ tira da distanza ravvicinata, ma Donnarumma c’è.
Poco prima dell’intervallo è Emerson che scheggia la traversa servito da Insigne.

La partita non cambia registro, ma al 60′ Donnaruma appoggia la palla in velocità, un lancio imbecca Immobile che attacca lo spazio e un rimpallo favorisce Chiesa che penetra in area e di destro a giro Simon è beffato. Luis Enrique fa la sostituzione capace di concretizzare la superiorità spagnola: fuori Torres, dentro lo juventino Morata. Anzi. Al 64′ Oyarzabal spreca davanti a Donnarumma. Al 68′ è il ginocchio del portiere Simon  che ferma Berardi. All’80′ il pareggio di Morata con la difesa infilata al centro.

I supplementari e i calci di rigore

Nei supplementari la Spagna fa più fatica; per loro la terza gara consecutiva con extratime. L’Italia sorniona controlla e si riposa. Si va ai rigori!

Primo rigore: si presenta sul dischetto Locatelli con una brutta esecuzione che para facile Unai Simon; anche Olmo sbaglia tirando in curva
Secondo rigore: Bellotti tira forte Unai intuisce ma non ci arriva GOL;  anche Moreno va a segno – GOL
Terzo rigore: Bonucci spiazza il portiere – GOL; Tiago spiazza Donnarumma – GOL
Quarto rigore: Bernardeschi alza la traiettoria e realizza – GOL; parata decisiva di Donnarumma su Morata
Quinto rigore: Jorginho mette a sedere il portiere spagnolo e tira con una lentezza che ha lasciato tutti noi urlare dal divano. E’ FINALE!

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Ettore Mastai

Redazione interna - Esteri, Economia, Arte, Sport

Giornalista professionista specializzato in politica estera ed economia. Si è laureato con lode nel 2007 con una tesi sulla rivoluzione Khomeinista. Negli anni dell'università ha coltivato la sua passione per la scrittura sportiva e per i temi del gambling. Per l'agenzia di stampa nazionale AGV News-Il Velino ha curato la sezione di Giochi e Scommesse e di Ippica e dintorni. Spesso si è occupato anche di politica nazionale in relazione ai suoi campi di azione giornalistica.

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