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Recovery, la previsione di von der Leyen: “Fra 18 mesi tutti i paesi UE fuori dalla crisi”

La presidente della Commissione indica l'orizzonte della ripresa per tutto il continente

La spinta all’economia europea per l’uscita dalla crisi viene dal piano Next Generation Eu, il cosiddetto Recovery fund. E gli effetti, in termini di aspettative, cominciano a concretizzarsi. Lo sostiene, autorevolmente, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

“I numeri vanno sempre meglio”

Le previsioni economiche di primavera – ha dichiarato von der Leyen aprendo il Brussels economic forum, oggi 29 giugno – vedevano una crescita del Pil del 4,2% quest’anno e del 4,4% nel 2022. I numeri vanno sempre meglio“. Non è, tuttavia, soltanto una questione di numeri. “Entro 18 mesi da oggi – chiosa infatti la numero 1 della Commissione – tutti e 27 i Paesi membri si saranno ripresi dalla crisi.” Un’affermazione molto importante perché, per la prima volta, i vertici europei di Bruxelles delineano un orizzonte chiaro per la ripresa economica e sociale di tutti i paesi dell’Unione europea, senza più considerazioni che riguardino soltanto i più ‘virtuosi’.

Impensabile fino a poco tempo fa

Nessuno se lo aspettava pochi mesi fa” sottolinea Ursula von der Leyen. Il riferimento è al fatto che, nel buio delle previsioni sull’economia di tutta Europa, soprattutto lo scorso anno, era semplicemente un azzardo pronosticare con ragionevole certezza il momento della ripesa per tutti. Le misure economiche senza precedenti da un alto, le campagne vaccinali a tappeto dall’altro, hanno costituito invece un combinato disposto che oggi consente – sostiene Bruxelles – di guardare al futuro prossimo con reale ottimismo.

Turismo, la risorsa da mobilitare

Una buona fetta della ripresa europea post Covid passa anche dal turismo e dalla rinata libertà di circolazione nel Vecchio continente. Fermo restando il Green Pass, valido per i turisti europei che si spostano fra i 27 paesi dell’Unione, ora serve uno sforzo di coordinamento in più. Ovvero applicare il prima possibile, preferibilmente entro il primo luglio, le raccomandazioni del Consiglio UE per coordinare le misure restrittive sul movimento dei cittadini causate della pandemia e sul certificato digitale UE. Lo hanno chiesto i commissari europei Didier Reynders (Giustizia), Thierry Breton (Mercato interno) e Stella Kyriakides (Salute) in una lettera alle 27 capitali europee.

“Garantire la libertà di movimento”

La Commissione raccomanda in particolare di garantire la libertà di movimento delle persone che hanno recuperato dal Covid. Oppure hanno completato il ciclo vaccinale. Al tempo stesso occorre assicurare l’unità familiare e coordinare le misure, prendendo a riferimento le mappe elaborate dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). I commissari hanno anche ricordato che per costruire la fiducia dei cittadini è necessario fornire informazioni tempestive e accessibili a tutti sulla piattaforma digitale ReOpen Eu.

 

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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